“Il Codice della Strada è del “92”, prevede l’uso di strumenti automatici per la rilevazione delle infrazioni. Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha quindi omologato diversi strumenti per rilevare le infrazioni (tra le quali, anche quelle al semaforo rosso), omologa che è stata successivamente riconfermata nel 2004 a seguito delle modifiche introdotte al Codice della Strada nel 2003 (Patente a Punti)”. Spiega in una nota Gualtiero Monticelli, assessore alla Polizia Municipale.


“La Polizia Municipale di Modena ha installato strumenti debitamente omologati dal competente Ministero e, pertanto, per noi sono legittimi. La domanda che però tutti dobbiamo porci è: Sono utili? Noi siamo assolutamente convinti di si. Per contrastare le stragi sulle strade e garantire la salute e la sicurezza dei cittadini, dovremo sempre più, in futuro, avvalerci di questi strumenti. Chi si arrabatta per impedirne l’uso, con cavilli legali, combatte una battaglia di retroguardia e danneggia i cittadini, la cui opinione si è manifestata con chiarezza anche alle ultime elezioni. Quelle associazioni, ma, di fatto, movimenti politici, che hanno impostato una campagna elettorale in nome della facoltà di infrangere le norme del Codice della Strada e le norme in genere, sono state ignorate dagli elettori. La civiltà di un paese non è fatta solo dalla bontà delle norme, ma anche da quanto sono rispettate e fatte rispettare. I modenesi lo hanno capito, qualche associazione/movimento politico non ancora”.