Soroptimist – l’associazione di donne che favorisce l´affermazione della donna in tutti i campi e promuove i diritti umani e lo spirito di solidarietà – ha donato alla Pediatria del Policlinico 12500 euro che hanno permesso l’acquisto di un modulo informatico per l’effettuazione del test dei potenziali evocati, in funzione dall’aprile 2004 e che, a pieno regime, consente la valutazione di 30 bambini al mese.

I potenziali evocati visivi (PEV) e quelli uditivi (PEU) sono il miglior metodo di indagine neurofisiologica per effettuare la diagnosi di deficit neurosensoriale visivo e uditivo. Essi consentono l’esplorazione della trasmissione del segnale lungo la via nervosa fino alla corteccia, anche in pazienti non collaboranti come bambini piccoli, lattanti di pochi mesi, portatori di handicap. Grazie a questa donazione la Pediatria del Policlinico è tra le poche in Italia a poter svolgere autonomamente questo esame, utilissimo nella valutazione completa del bambino con problemi di linguaggio, di vista, con ritardo mentale, epilessia, malattie da accumulo, neurofibromatosi, sclerosi tuberosa, tumori cerebrali e altre patologie complesse, di ridurre notevolmente il disagio attualmente rappresentato.

Per i PEV viene utilizzata una cuffia predisposta formata da piccoli elettrodi, che viene sistemata sul capo del bambino. L’esame consiste nel fissare un punto fermo al centro di uno schermo televisivo su di una scacchiera che alterna scacchi bianchi e neri. Per i PEU, invece, si usa “stereo-cuffia” da cui provengono dei click da un lato e un rumore di fondo, tipo un fruscio, dall’altro lato. Prima della donazione l’indagine veniva effettuata nei i reparti di Neurologia, Oculistica e ORL ora, invece, è possibile svolgerli in pediatria, con ricadute positive sulla logistica, sul percorso diagnostico e sul comfort del bambino. La donazione ha consentito anche l’acquisto di una web-cam e di software per la videoregistrazione EEG con computer portatile (già in dotazione in Pediatria). Con la web-cam e il programma di gestione sincronizzata si ottiene “in sincrono” la registrazione dell’attività elettrica cerebrale e il video dei bambini più critici, che non possono essere spostati dal reparto.