Tre punti informativi sulla terapia del dolore e sulle cure palliative saranno allestiti nel centro storico di Modena sabato 21 maggio, nell’ambito delle attività collegate alla Giornata nazionale del sollievo indetta per domenica 29 maggio. L’iniziativa, nata nel 2001 insieme al progetto Ospedale senza dolore, punta a diffondere tra il personale sanitario e la società civile la cultura della lotta al dolore inutile, sia neoplastico sia postoperatorio o derivante da altre patologie.


Sabato prossimo dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 saranno presenti nei tre punti informativi di via Emilia centro (davanti all’Ospedale civile in piazza Sant’Agostino, davanti alla chiesa di San Biagio e in piazza Mazzini) i volontari di numerose associazioni che nel modenese operano in campo sanitario: Cid – Curare il dolore, Ail – Associazione italiana contro le leucemie, Cesav – Associazione volontari del Ceis, Associazione Angela Serra per la ricerca sul cancro, “ilcestodiciliege” – Associazione per le donne operate al seno, Ant – Associazione nazionale tumori, Lilt – Lega italiana per la lotta contro i tumori, Aseop – Associazione sostegno ematologia oncologica pediatrica, Associazione La nostra voce.



Combattere il dolore inutile, ridurre la sofferenza e rendere disponibili le cure palliative sono tra le grandi priorità dell’Organizzazione mondiale della sanità, che il Comune di Modena recepisce e promuove nell’ambito dei Piani per la salute. Tra le principali cause del dolore cronico ci sono i tumori maligni, che in provincia di Modena colpiscono oltre 3800 persone ogni anno. Nonostante i miglioramenti, che hanno consentito di portare oltre il 50% dei pazienti a sopravvivere almeno 5 anni, i tumori rimangono la seconda causa di morte nella nostra provincia. Oltre ai pazienti affetti da tumore, circa il 7% della popolazione – in linea con le statistiche europee – soffre di dolore cronico derivante da altre patologie. E se il dolore può avere una funzione utile come campanello d’allarme che segnala la presenza di patologie, in tutti gli altri casi è una malattia nella malattia, che influisce pesantemente sulla vita delle persone, creando sofferenza psicologica ed emozionale, favorendo il disgregamento della personalità di chi soffre e dei suoi rapporti familiari e sociali.



Le associazioni di volontariato del campo sanitario sono attente, ciascuna nella propria realtà, al problema del dolore e cercano di sensibilizzare la società e il personale medico e infermieristico.