Il pacco bomba recapitato al CPT di Modena ha suscitato ferme prese di posizione da parte di partiti e uomini politici della regione.
Per il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini e’ un gesto da condannare per il quale ”non puo’ esserci alcuna giustificazione”. E’ un atto che va condannato con decisione, aggiunge Sabattini, cosi’ come va respinta ogni forma di violenza: ”Preoccupa che nel Paese ci possano essere gruppi che credono nella violenza come strumento di lotta politica.

E preoccupa ancor piu’ che, nella stessa giornata, oltre all’episodio di Modena ne sia accaduto un altro analogo a Torino. Un particolare, questo, che inquieta ancor piu”’.
Il presidente della Provincia esprime poi la propria solidarieta’ ”a quanti operano all’interno del Cpt, tra l’altro in condizioni non certo serene dopo gli atti vandalici di qualche settimana fa”.


La Lega Nord Padania esprime solidarieta’ a Daniele Giovanardi, il presidente della Confraternita di Misericordia al quale il plico esplosivo era destinato: ”Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura modenese – affermano in una nota il capogruppo in Regione Maurizio Parma e il vicecapogruppo Mauro Manfredini – perche’ siano assicurati alla giustizia gli autori di questo insano gesto, che, come le incursioni dello scorso aprile, quando alcuni teppisti (purtroppo rimasti impuniti) danneggiarono gli uffici e gli automezzi della Confraternita di Misericordia, rischiano di creare inutili e pericolose tensioni all’interno dello stesso CPT”.


Anche il segretario dell’Unione Comunale Ds di Modena Francesco Ori commenta con preoccupazione l’atto intimidatorio: ”Il pacco bomba recapitato al CPT di Modena voleva ferire. Si tratta di un inaccettabile ed inutile episodio di violenza, che come tale puo’ meritare soltanto condanna e disprezzo – sottolinea Ori – Le prime avvisaglie di quella che ormai non si puo’ evitare di considerare un’escalation di violenza erano gia’ state date nell’aprile scorso, quando venne assaltata la sede della Misericordia: gia’ allora esprimemmo la nostra condanna e portammo la nostra solidarieta’ ai volontari della Confraternita.
Oggi – prosegue Ori – ribadiamo che nessuna voce in capitolo puo’ pensare di avere chi con la violenza cerca di ottenere la chiusura dei CPT. Non si discute ne’ si puo’ dialogare con chi ricorre alla violenza e nega il confronto.
Bisogna operare con la massima fermezza per isolare chi cerca di instaurare un clima di tensione: i Ds, da sempre sostenitori del rispetto della coesione sociale e della democrazia sono anche in quest’occasione al fianco di chi si adoperera’ per far prevalere il rispetto delle regole nell’interesse stesso della comunita’ e della citta’ di Modena”.