Quasi un italiano su 10 (9,6%) si reca più spesso di prima nei suoi locali preferiti da quando è entrata in vigore la legge anti-fumo, mentre per l’83% degli italiani non c’è stato nessun cambiamento nelle abitudini a frequentare i locali. E’ emerso dall’indagine Doxa presentata questa mattina all’Istituto Superiore di Sanità su 3114 persone.


Secondo l’87,3% degli intervistati il divieto viene rispettato nei locali pubblici, mentre solo il 69,1% di loro pensa la stessa cosa per i luoghi di lavoro. Inoltre tra il 2004 ed il 2005 coloro che sono favorevoli alla creazione di spazi per fumatori nei locali pubblici e al divieto di fumare fuori da essi sono passati dall’87% circa a più del 90% e i favorevoli al divieto di fumo nei luoghi di lavoro dall’85,6% all’86,8%.

E gli italiani sembrano piuttosto intransigenti visto che anche il 66,4% di loro è favorevole al divieto di fumo al volante poichè per il 70,5% del campione questo gesto rappresenta una fonte di distrazione e dunque un pericolo alla guida.
E i divieti hanno prodotto anche un altro fenomeno positivo, infatti a fronte di un’indagine ISS i locali non sono più pericolosi per la salute a tre mesi dal divieto, poichè si sono dimezzate le concentrazioni di particelle ultrafini e ridotte del 75% le fini.

Questi dati, hanno riferito i relatori intervenuti al convegno sul tabagismo, mostrano chiaramente l’impatto positivo della legge anti-fumo non solo nel proteggere i non fumatori dal fumo passivo ma anche per cambiare gli stili di vita dei fumatori.