Se ricevete una lettera del Registro italiano in Internet, prestate molta attenzione, è una truffa bella e buona ideata per spillare soldi a titolari d’azienda distratti. Nei giorni scorsi, anche a Modena e provincia ad alcune aziende che hanno un sito in Internet, è stata recapitata una lettera, con timbro di ritorno francese, che conteneva una sorta di conferma di iscrizione ad un registro delle imprese in cui bisogna aggiornare i dati relativi all’attività.

Il documento è una clamorosa truffa ideata quasi sicuramente ad Amburgo che, se sottoscritto e inviato al telefax di riferimento, può costare a chi risponde circa 858 euro all’anno per tre anni. Il caso viene monitorato già in varie parti d’Italia e seguito a Modena dagli operatori della Polizia Municipale.

Il Registro italiano in Internet, il cui logo riportato sulla carta intestata è molto simile a quello di un noto operatore telefonico italiano, può creare dubbi. Il registro pubblicizzato, stando alle indagini sin qui condotte in viale Amendola, risultata inesistente e, comunque, non ha alcun collegamento con le Camere di Commercio italiane.

La proposta di contratto arriva per posta ordinaria e in modo “molto ufficiale” si chiede al responsabile dell’azienda di verificare i propri dati e di correggerli nel caso vi siano inesattezze. Uno dei dati reinseriti, stranamente, è sempre sbagliato. Un errore probabilmente voluto per invogliare il destinatario ad inviare i dati corretti. Ma qui scatta la trappola di un contratto non voluto e privo di utilità. Alla Polizia Municipale non risulta infatti che il registro esista in rete quindi la sottoscrizione all’abbonamento non produce effetti positivi per gli imprenditori.

Merita inoltre sottolineare che il contratto, così come viene inviato agli indirizzi delle varie ditte, oltre a non rispettare le clausole di recesso previste dalle normative dai contratti a distanza, contiene delle clausole vessatorie, tra cui quella di stabilire come foro esclusivo per eventuali controversie giudiziali quello di Amburgo e di fare riferimento, per tutto quanto concerne le situazioni non contemplate dal contratto, alla legge tedesca.

“Invitiamo tutti i titolari di imprese a prestare attenzione a contratti che arrivano via posta, commenta Fabio Leonelli comandante della Polizia Municipale di Modena, con particolare attenzione a quello spedito dal Registro italiano in Internet. Dall’inizio dell’anno, prosegue Leonelli, sono state numerose le truffe scoperte dal nostro Servizio di prossimità. Per evitare di cadere in spiacevoli tranelli ribadiamo a tutti i cittadini di controllare prima di aderire e sottoscrivere un contratto proposto a distanza (per posta, via Internet ecc) di verificare l’adempimento di alcune regole base: chi è la ditta che propone, verificare se esiste e se sul contratto è specificata la contropartita e se compaiono le indicazioni per un eventuale recesso”.