Una trentina di persone hanno manifestato nella mattinata con un presidio davanti alla Concerta Spa di Castelmaggiore, ditta che, tra l’altro, fornisce pasti al Centro di Permanenza temporanea di Bologna e Modena.

I manifestanti, tra cui il leader dei Disobbedienti Luca Casarini, hanno alzato striscioni contro i Cpt e contro il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu e hanno invitato a ‘disertare la guerra contro i migranti’.
I no global hanno bloccato l’uscita dei camion che consegnavano i pasti, solo dopo una trattativa con la direzione della ditta e la Digos, hanno consentito il transito di alcuni automezzi in uscita dalla ditta per le consegne di pasti a scuole, centri anziani, ospedali e mense aziendali.

“La Concerta SpA – scrive in una nota Global Project di Bologna – è una di quelle aziende che ricava profitti partecipando alla gestione dei Centri di Permanenza, lager etnici per cittadini migranti marcati come fuorilegge”.
“Riteniamo che chiunque partecipi alla gestione dei centri di detenzione per migranti – continua la nota – è responsabile di questo meccanismo che sancisce le disuguaglianze, e complice di questo orrore”.

Global Project ha invitato il consiglio di amministrazione della Concerta a rescindere il contratto per la fornitura dei pasti.
“Diversamente la Concerta, come tutti i soggetti e le aziende che consapevolmente scelgono di lucrare sulle sofferenze di queste persone – scrivono i manifestanti – si candideranno ad essere oggetto di boicottaggi, a partire dalle proprie attività commerciali, come le mense universitarie e i ristoranti nel caso del marchio Concerta”. L’iniziativa, nata anche “in risposta alle vergognose dichiarazioni del Ministro degli Interni Pisanu che fomentano i sentimenti di odio e paura nei confronti dei cittadini stranieri”, invita le ditte che partecipano alla gestione del Cpt a ritirarsi da “questo business”.