Il suo Bologna e’ retrocesso nello spareggio, e adesso il patron dei rossoblu’ Giuseppe Gazzoni Frascara ripassa dalla battaglia sportiva al suo cavallo di battaglia, quello del doping amministrativo, per vedere se ci potranno essere gli estremi per un ripescaggio.


”Dobbiamo verificare, vigilare, guardare, controllare e poi faremo quello che possiamo fare dal punto di vista della difesa dei nostri interessi – dice Gazzoni al suo arrivo in Lega Calcio -. Abbiamo la massima fiducia nella Federcalcio. Ci sono regole nuove e quindi dovranno essere applicate e ognuno si difendera’ come potra”’.

Gazzoni Frascara fa insomma intuire che potrebbero esserci una serie A e una serie B diverse rispetto alle sentenze delle rispettive classifiche. ”Questa e’ una decisione della Federcalcio. A parte il fatto che Carraro e’ un mio vecchio amico, io ha la massima fiducia negli organi competenti. E nei miei avvocati…”.


Ma il Bologna e’ in A o in B? Gli domandano.
”Sportivamente siamo in serie B – dice Gazzoni -. Il campo ha detto questo anche se abbiamo perso uno spareggio con una squadra molto valida che pero’ e’ di tutti, e’ anche vostra, nel senso che i soldi del Parma sono dello Stato”. Ora quindi resta un eventuale ripescaggio scaturito dalle decisione degli organismi amministrativi. Non dalle inchieste su eventuali illeciti che invece riguarderebbero esclusivamente – alla luce delle conoscenze attuali – solo la serie B. ”Genoa-Venezia non ci compete – sottolinea Gazzoni -, se il Genoa ha dei problemi qualunque penalizzazione riguarderebbe la B e non la serie A.

Piuttosto non so quante societa’ di A siano a rischio di mancata iscrizione. Il 30 giugno lo sapremo, ce lo dira’ la Covisoc”.