Raccoglie sempre più consensi l’annunciata mobilitazione di Coldiretti Emilia Romagna per domani. Lo annuncia in un comunicato stampa la stessa Coldiretti, ricordando che “hanno dato l’adesione alla manifestazione, schierandosi a fianco dei coltivatori, Associazioni consumatori (Adiconsum e Acu), Legambiente, Consorzio del Lambrusco di Modena, Amab (associazione produttori biologici), cooperative e consorzi agroalimentari”.

Alla mobilitazione, che dall’Emilia Romagna si estenderà nelle prossime settimana a Roma e Bruxelles, parteciperà anche il segretario generale, Franco Pasquali. L’obiettivo – scrive l’organizzazione – è “rilanciare l’agricoltura di qualità e incentivare i consumi di prodotti agricoli nazionali. Nelle scorse settimane – ricorda Coldiretti – prima dell’arrivo sul mercato della nostra produzione di ortofrutta fresca, nei centri vendita dell’Emilia Romagna era presente prodotto d’importazione di dubbia qualità, in un caso su tre senza nessuna indicazione della provenienza”.

Citando i dati dell’Osservatorio Agroalimentare regionale, Coldiretti ricorda che la voce “prodotti dell’agricoltura e dell’orticoltura”, comprensiva di frutta, ortaggi, cereali e oleaginose, nel 2004 ha fatto registrare importazioni per 804 milioni di Euro, con una leggera contrazione (-1,1%) rispetto all’anno precedente, mentre le esportazioni si sono fermate a 519 milioni di Euro con un crollo dell’11,6% rispetto al 2003.

“Il problema – sostiene il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – è dare trasparenza a ciò che importiamo, con l”indicazione chiara dell’origine, in modo che il consumatore possa distinguere la provenienza di ciò che acquista. In secondo luogo è necessario che tutta la filiera agroalimentare, dalla produzione alla distribuzione, raggiunga accordi chiari per sostenere il made in Italy, come è avvenuto per il settore del pomodoro”.