Continua su tutta l’Emilia Romagna, e in particolare sul bolognese e nelle aree vicine come Modena, l’impressionate ondata di caldo che durera’ almeno fino a venerdi’, quando e’ previsto l’arrivo di qualche temporale. Ma 170 anni fa – questa la curiosita’ che arriva dall’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – di questi tempi la montagna e la collina modenese era addirittura imbiancate.

Una nota contenuta nel volume manoscritto delle “Osservazioni” eseguite dal Bianchi, primo direttore e fondatore, insieme a Francesco IV d’Este, dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena, informa che esattamente 170 anni fa, il 28 giugno 1835, “dopo mezzodì si alzò un vento piuttosto forte e molto freddo con acqua dirotta. La notte alle montagne e perfino già alle ultime colline cadde una gran quantità di neve”. La temperatura riportata nell’annale di quel giorno era di soli 13° e due giorni dopo, il 30 giugno 1835, così il Bianchi descrive la visuale dalla Torre dell’Osservatorio posta presso Palazzo Ducale: “I monti biancheggiano tutt’ora della neve caduta la notte del 28, nelle basse colline acqua vi si fermò, nondimeno l’atmosfera continua ad essere piuttosto fredda!”.


Oggi la realtà è data da temperature sempre piuttosto alte, che si mantengono costantemente ben oltre i 34° C.
“Assistiamo da qualche tempo al ripetersi frequente e regolare di ondate di caldo precoci nel mese di giugno. La soglia di 34°C in giugno, infatti, a Modena – precisano Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei materiali e dell’ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – è stata superata solo 8 volte nell’arco della lunga serie storica di temperature di cui disponiamo presso il nostro Osservatorio.
L’ultima, prima degli anni più recenti, risaliva al 1965. Dal 2002 il processo di riscaldamento del clima globale e locale sembra aver preso una decisa ed inaspettata accelerazione.


Ormai costantemente ogni anno, nel modenese, nel mese di giugno il termometro supera la soglia di 34°C e sono 4 anni consecutivi che giugno apre l’estate con ondate di caldo intenso e precoce, a cui si susseguono andamenti con caratteristiche contrastanti ed opposte: il 2002 fu l’estate più piovosa degli ultimi 100 anni; il 2003 proseguì con l’estate “hyperestrema”, forse la più calda da migliaia di anni; il 2004 proseguì con un’estate sopportabile, anche se ben più calda della media (la 9° dall’inizio delle osservazioni)”.