L’emergenza caldo si combatte anche coinvolgendo il volontariato e i medici di famiglia, consegnando a domicilio la spesa e le medicine, accompagnando gli anziani nel disbrigo di piccole pratiche come il pagamento delle bollette o il ritiro delle analisi.
Sono alcuni degli interventi di prevenzione suggeriti dai sindacati modenesi dei pensionati, preoccupati per le elevate temperature di questi giorni che mettono a dura prova la salute dei meno giovani. Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil di Modena hanno scritto ai sindaci dei Comuni capi distretto per chiedere l’applicazione delle direttive regionali e nazionali, tra cui l’ordinanza del Ministero della Salute del 16 giugno 2004 che invita le Aziende Usl e i Comuni all’effettiva erogazione degli interventi in tempi adeguati e certi

«È superfluo ricordare che sono in difficoltà non tanto gli anziani ricoverati presso le strutture residenziali, quanto i soggetti assistiti a domicilio, tra i quali si sono già verificati decessi dovuti alla calura – affermano Spi-Fnp-Uilp – Pertanto sollecitiamo le istituzioni, l’Azienda Usl e i Comuni a intervenire per combattere i rischi derivanti dal caldo eccessivo, affinché non si ripeta l’esperienza del 2003, quando si registrarono numerosi decessi».
I sindacati modenesi dei pensionati chiedono di prevenire e risolvere le eventuali necessità degli anziani attraverso una serie di possibili interventi: comunicazione e informazione, coinvolgimento del volontariato, delle associazioni di promozione sociale, delle reti informali costituite da vicinato, parrocchie, portieri di condomini ecc, impegno diretto dei medici di medicina generale che hanno in carico i pazienti anziani, adozione di specifiche schede di rischio sanitario. Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil chiedono anche l’attivazione della rete socio-sanitaria, con prestazioni specifiche, quali visite e contatti periodici allo scopo di fornire aiuto nella cura personale e nelle piccole azioni quotidiane come la consegna a domicilio di spesa-pasti-acqua-medicine, l’accompagnamento per l’accesso a strutture sanitarie e sociali, il ritiro di pensione-ricette-analisi, il pagamento delle bollette ecc.
Infine i sindacati dei pensionati chiedono l’ospitalità diurna degli anziani in locali adeguati e la sorveglianza attiva tramite una telefonata al giorno per chiamare gli anziani soli e accertarsi delle loro condizioni.