Anche quest’anno alcune abitazioni di Modena sono state attaccate da piccoli insetti di colore nero con piccoli disegni rossi. Si tratta dell’Arocatus melanocephalus, meglio noto come cimice dell’olmo. L’insetto non è dannoso per l’uomo: non punge e non è vettore di agenti patogeni. E’ innegabile, però, il fatto che la sua presenza nelle case possa suscitare disgusto, anche perché è un insetto invadente ed è capace di emanare un odore sgradevole qualora venga molestato.


Quest’anno la cimice dell’olmo, complice l’andamento climatico, ha conosciuto una forte proliferazione in città.

Gli addetti alla disinfestazione del settore Ambiente di Meta, in collaborazione con il Comune, da maggio, hanno già svolto circa 150 interventi sul suolo pubblico per contrastare le infestazioni della cimice dell’olmo. Questi insetti tendono a spostarsi dalle zone verdi (si riproducono, appunto, sugli olmi) alle abitazioni, creando disagio ai residenti.

Il Sindaco, con un’apposita ordinanza, ha indicato ai cittadini i giusti mezzi di contrasto del fenomeno, tuttavia è necessario anche l’intervento dei tecnici ambientali di Meta. In questo caso si tende ad impedire la diffusione delle cimici trattando gli alberi su cui si sviluppano con prodotti specifici.

Per segnalare la presenza di cimici sul suolo pubblico o richiedere un intervento i cittadini possono contattare il numero verde di MetaEnergy: 800-964455.

Ecco qualche consiglio utile da seguire per prevenire e contrastare infestazione di cimici dell’olmo.

1) Non impiegare insetticidi all’interno delle abitazioni (anche le normali bombolette spray), poiché è pericoloso per la salute di personale ed animali ed è di scarsa utilità nel contenere le infestazioni, dal momento che non colpisce il problema nel luogo in cui si origina. La difesa con insetticida deve infatti essere svolta da esperti e condotta contro gli insetti più giovani: quando sono più vulnerabili e si trovano ancora sugli olmi.
2) Provvedere ad un’accurata pulizia di infissi, cassonetti, tapparelle e zanzariere.
3) Rimuovere le discariche di materiali presenti nei pressi di olmi, dove l’insetto può trovare rifugio. L’indicazione è valida anche per evitare la formazione di piccoli ristagni d’acqua che possono favorire anche lo sviluppo della zanzara tigre.
4) Individuare, nei pressi delle abitazioni, le piante e gli arbusti di olmo su cui le cimici possono riprodursi.
5) Eliminare polloni e piccoli arbusti di olmo cresciuti spontaneamente.
6) Effettuare potature di diradamento della chioma negli olmi che crescono in aree private, evitando i tagli di rami con diametro maggiore a 7 cm e capitozzature.