“Gli incidenti mortali di Piacenza, Solignano, Casalecchio e Bolognina di Crevalcore, i numerosi deragliamenti ed incidenti evitati per un soffio, fanno dell’Emilia-Romagna la regione che ha pagato il più alto tributo di sangue al trasporto ferroviario. Sono incidenti che non sarebbero dovuti accadere in un paese civile che pur in presenza di tecnologie avanzate ha evitato fino ad oggi di investire in modo sistematico e programmato sulla sicurezza ferroviaria”.

“Fra pochi mesi la Regione si appresterà a rinnovare il contratto di servizio per il trasporto regionale con un contratto di tre anni più altri tre. Noi sottoscritti rappresentanti dei Comitati e delle Associazioni degli Utenti del trasporto ferroviario regionale, in maniera unitaria e solidale, siamo a chiederle di non sottoscrivere alcun accordo che non ponga tra i suoi obiettivi prioritari la sicurezza”. Lo scrive in una lettera al presidente della Regione, Vasco Errani, il Comitato regionale degli utenti del servizio ferroviario.

”L’attrezzaggio con il sistema Scmt di parte della rete ferroviaria è esercizio inutile – secondo il Comitato – se non coincidente con il corrispondente sottosistema di bordo che ne possa leggere i segnali. Per fare ciò è indispensabile che chi si aggiudicherà il prossimo contratto di servizio si impegni in modo chiaro e trasparente a: dotare in tempi stretti i locomotori con equipaggiamento di bordo integrati che interagiscano con il sottosistema di terra delle linee, con attivazione del sistema di comunicazione telefonica terra-treno per consentire i collegamenti d’urgenza e l’invio dell’allarme generalizzato ai treni; utilizzare materiale rotabile che per caratteristiche qualitative e di età media sia adeguato a svolgere i servizi previsti dal Piano Regionale Integrato dei Trasporti (Prit); garantire la presenza di due macchinisti alla guida dei treni trainati o spinti da un locomotore 464, – garantire un coerente piano di manutenzione del parco rotabili (locomotori e carrozze) che non si riduca agli abituali interventi solo in caso di emergenza; non utilizzare lavoratori con contratti atipici e precari per tutte le lavorazione dei treni per avere garanzie sulla professionalità di chi interviene sul materiale ferroviario e sulla infrastruttura; innalzare gli standard di sicurezza nella circolazione dei treni sulle linee ‘non attrezzate”’.

Il Comitato chiede inoltre, come previsto dalla normativa vigente, che venga recepita all’interno del ‘contratto di servizio’ ”una carta dei servizi idonea a garantire agli utenti un servizio affidabile, efficiente, sicuro e di qualità. Devono essere definiti gli obiettivi della ‘Carta’ coinvolgendo lo scrivente Comitato e ritirando la carta predisposta unilateralmente da Fs regionale. Il principio di obiettivi di miglioramento previsti con il price-cap devono essere riaffermati, devono essere previste penalità in aumento progressivo con eliminazione del tetto massimo di penalizzazione rispetto alla mancanza di funzionalità, deve essere introdotto il concetto di rimborso per gli utenti che subiscono i disservizi”.

Il Comitato Utenti ribadisce inoltre ”la necessità di norme e clausole che possano fornire precise garanzie agli utenti. Il prossimo ‘contratto di servizio’ – scrive – deve prevedere e limitare eventuali subappalti del servizio e il rispetto del contratto di lavoro dei dipendenti delle imprese appaltatrici, deve comprendere il divieto per le imprese di operare sotto organico facendo ricorso a indiscriminato uso delle prestazioni straordinarie che possono determinare una ulteriore riduzione del livello di sicurezza, devono essere concordate le interruzioni programmate del servizio per manutenzione. Riteniamo che sia il livello minimo di sicurezza e qualità al di sotto del quale non si debba negoziare”.

Ed ancora, il Comitato chiede di visionare la bozza di ‘Contratto di Servizio’ da presentare ai gestori – prima che venga firmata – ”per contribuire ad una stesura che possa rappresentare le esigenze degli utenti della regione Emilia-Romagna” e chiede, infine, un incontro con Errani ”per meglio illustrare le richieste”.