Un bimbo al nido costa in media 261,30 euro al mese a una famiglia ‘tipo’ che deve sborsare altri 66,80 euro mensili, per la mensa, se ha un altro figlio che frequenta la materna, in totale il 10,70% del budget familiare mensile netto.


A fare i conti in tasca ai genitori italiani e’ una indagine della Uil condotta su 50 citta’ campione capoluogo di provincia prendendo come riferimento una famiglia composta da mamma e papa’ lavoratori dipendenti con due figli a carico, di cui uno frequenta l’asilo nido, l’altro la scuola materna, con un reddito lordo annuo di 36.000 euro e un reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) di 17.812 euro annui.


Secondo la ricerca questa famiglia-tipo paga mediamente 328,10 euro mensili per la frequenza dei propri figli agli asili nido comunali e per la refezione scolastica nelle scuole materne. Nel dettaglio, per la frequenza dei nidi, si spendono mediamente 261,30 euro che equivalgono all’8,5% del reddito netto, mentre per la materna 66,80 euro mensili, il 2.2% .


Pur non potendosi stilare una vera e propria classifica nazionale, tra le 50 citta’ prese a campione emerge che a Belluno le rette, tra nido e mensa, arrivano complessivamente a 605,22 euro mensili (il 19.7% del reddito familiare preso in esame), a Treviso 521.87 (16.9%), a Mantova 508.78 (16.5%), a Reggio Emilia 502.00 (16.2%) e a Udine 499.38 (16.2%). Meno esose le rette al Sud della penisola: a Ragusa ammontano a 125.77 euro mensili (4% del reddito familiare), a Cosenza e Napoli a 150.00 (il 4.8%), a Taranto 154.15 e a Salerno 17.48
mensili (il 5.7%).


Considerando i capoluoghi di Regione, si scopre che a Torino per le rette scolastiche si spendono 425.00 euro mensili, il 13.8% del reddito, a Genova 421.58, (il 13.6%) e a Potenza 387.30 (il 12.7%). A Firenze il costo e’ di 347,00 euro (l’11.2%), a Palermo di 292,54 (il 9.5%), a Milano di 278,00 (il 9%) e a Roma di 195,42 (il 6.3% del reddito).

Per quanto riguarda la sola frequenza degli asili nido, a Belluno si paga una retta di 535,04 euro al mese, a Udine di 454,40 e a Treviso di 453,60. Mano piu’ ‘leggera’ a Cosenza con 88,00 euro mensili e a Ragusa, 97,37.


A Reggio Emilia la sola refezione scolastica costa 168,00 euro mensili, a Rimini 123,43 e a Parma 118,56. Mentre a Macerata per lo stesso servizio mamme e papa’ devono tirare fuori 18,80 euro, a Catania 28,40 e a Taranto 30,20.

I costi naturalmente lievitano se il bambino che frequenta la scuola materna, dovesse usufruire dello scuolabus. Un servizio che costa, in media, alla famiglia-campione 17,50 euro mensili, che incidono sul reddito familiare per un ulteriore 0.6%.


Insomma, far frequentare ai propri figli le scuole dell’infanzia incide non poco sul bilancio familiare. E non solo con il portafogli bisogna fare i conti. Esiste anche un problema di accesso e di liste di attesa, per i bambini da 0 a 3 anni che sono, secondo le ultime statistiche Istat oltre 1 milione 900 mila (compresi i bambini figli di lavoratrici straniere).