Due manifestazioni di protesta, promosse tra gli altri da Arcigay e da altre sigle del movimento gay e lesbico italiano, si terranno domani pomeriggio a Roma e Milano, rispettivamente davanti all’Ambasciata e al Consolato dell’Iran, dopo che una settimana fa in Iran ”due giovani ragazzi gay sono stati impiccati pubblicamente perche’ avevano confessato, probabilmente sotto tortura, di aver avuto rapporti omosessuali. In Iran la Sharia, la legge islamica, prevede la pena capitale per i gay”.


”Un giovane – rileva il segretario nazionale Arcigay, Aurelio Mancuso – aveva 18 anni, l’altro era minorenne. Prima della loro esecuzione, i giovani sono stati tenuti in prigione per 14 mesi e severamente colpiti con 228 frustate. La lunghezza della loro detenzione lascia presupporre che commisero le cosiddette infrazioni piu’ di un anno prima, quando erano probabilmente attorno all’eta’ di 16 anni”.

Sulla vicenda Franco Grillini, parlamentare Ds e presidente onorario di Arcigay, ha presentato un’interrogazione scritta al ministro degli Esteri, Fini.

Arcigay chiede che il Governo italiano prenda posizione ”rispetto alla continua violazione dei diritti umani in Iran e in tutti i paesi dove le persone, in quanto omosessuali, vengono incarcerate, torturate, assassinate”.