Un pacchetto di sigarette non potrà costare meno di 3 euro: è quanto deciso da una norma della finanziaria che ha stabilito che da lunedì 1° agosto la dose quotidiana di nicotina abbia un prezzo minimo. La norma anti-fumo stabilisce che il prezzo dei pacchetti di sigarette che già costano più di 3 euro rimanga invariato, e che invece venga arrotondato il prezzo delle marche più a buon mercato.

L’aumento di prezzo ovrebbe scoraggiare i più giovani sui quali si ritiene che l’operazione “pacchetto d’oro” possa avere un benefico effetto indicendoli se non a smettere, perlomeno a diminuire il numero di sigarette giornaliero.

Secondo Sergio Baronci, segretario generale della Federazione Italiana Tabaccai (Fit), “la norma aiuterà a combattere il fumo giovanile, perché i ragazzi tendono a comprare sigarette a basso costo”.

Negli ultimi 12 mesi, i continui aumenti delle sigarette sono costati ai fumatori almeno 100 euro in più rispetto all’anno precedente. Tutta colpa, o merito, delle tasse governative e in particolare delle imposte indirette se il prezzo delle “bionde” continua a lievitare.