Quando si e’ accorto che l’autovettura dove era stata lasciata inavvertitamente una borsetta incustodita presentava il finestrino semiaperto ha pensato che doveva essere il suo giorno fortunato! Ma quello di ieri per il topo d’auto si e’ rilevato un sabato nero in quanto il magro bottino racimolato nella borsetta l’ha indotto al doppio gioco per tentare un colpo piu’ proficuo.

Contattato
dalla stessa vittima sul cellulare di scarso valore che aveva rinvenuto nella borsetta ha finto di sostituirsi ai Carabinieri per indurre la stessa donna in errore. Alla derubata, una 34enne impiegata residente a Reggio Emilia, che aveva chiamato il proprio cellulare, ha risposto: “Si signora siamo i Carabinieri di Via Adua abbiamo appena trovato la sua borsetta abbandonata lungo la strada ci fornisca il suo codice del bancomat per le verifiche del caso e venga pure in Caserma a ritirare quanto abbiamo trovato”.

L’unica circostanza che ha fatto tentennare la donna e’ stato il fatto che non aveva mai saputo dell’esistenza della Stazione in Via Adua credendo erroneamente (ma in questo caso fortunatamente) che i Carabinieri a Reggio fossero solo i Corso Cairoli. Riagganciata la cornetta la derubata si e’quindi presentata in Caserma scoprendo il doppio gioco del ladruncolo che cercava di carpire dalla vittima il codice segreto per incrementare l’esiguo bottino costituito da pochi spiccioli e un telefono cellulare di scarso valore. Una tecnica truffaldina del doppio gioco, che ha visto qualche vittima cascare nel tranello nonostante i ripetuti inviti dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia a diffidare da qualsiasi organo di Polizia che richieda il numero segreto del bancomat.