Per l’estate 2005 – nota Confeserenti – scivoleranno lungo le gole arse dal caldo 2,3 miliardi di euro in bevande, vale a dire 158 milioni di euro in più dello scorso anno (+7,5%). Cresce soprattutto il consumo di acqua minerale (+5%) che resta la bevanda più efficace per sedare la sete e reidratare il corpo, insieme a quello dei succhi di frutta (+8%), sempre ai primi posti delle preferenze, soprattutto dei più piccoli.


Ma anche gli integratori, i cosiddetti ‘sport drinks’, confermano l’interesse dello scorso anno, uscendo dalle palestre per i luoghi di villeggiatura.
Le bibite gassate ed il the freddo, imprescindibili dal caldo delle spiagge o dai momenti di relax in montagna o a bordo piscina, rosicchiano un altro 2,5% ad un trend di consumo ormai consolidato.
E all’ora del pranzo o della cena magari si salta l’aperitivo, ma non si rinuncia ad un buon bicchiere di vino. Così, gli analcolici indietreggiano del 3%, mentre vino e birra mantengono sostanzialmente le posizioni.

Le scelte in fatto di bevande confermano l’atteggiamento più attento e responsabile degli italiani. La necessità di fronteggiare il caldo tiene conto dell’esigenza di non appesantire il corpo, già stressato dalle alte temperature, e naturalmente di mantenere la linea. L’impennata del consumo di acqua, suggerito a più riprese attraverso campagne d’informazione sociale, è una prova di tutto questo. Gli esercenti, da parte loro, cercano di attrezzarsi, per soddisfare la domanda di bevande che in questi mesi è davvero enorme.