Diminuire i prezzi di beni e servizi e delle polizze Rcauto, bloccare le tariffe soggette a controllo pubblico e applicare gli sconti sui farmaci: sono alcune delle motivazioni che, anche quest’anno, spingono Intesaconsumatori a scendere in piazza per il quinto sciopero nazionale della spesa ”contro il carovita e l’inerzia di Governo e Parlamento”.


L’appuntamento e’ per il 14 settembre: ”Dalle 11.30 alle 13.30 – spiega una nota – ogni italiano dovra’ rinunciare ad almeno un acquisto. Quel giorno saranno disertati negozi, banche, pompe di benzina, uffici comunali e statali”.

All’iniziativa sono chiamati ad aderire tutti gli 8mila sindaci dei comuni italiani ”che per i tagli feroci ai finanziamenti statali hanno dovuto eliminare servizi sociali essenziali”.

Le associazioni a tutela dei consumatori chiedono, inoltre, ”maggiore concorrenza nel campo della vendita delle benzine, nella telefonia e nel sistema bancario, saldi liberi e il permesso a tutti i commercianti di esporre tutto l’anno nell’apposita ‘vetrina delle occasioni’ i prodotti scontati”.