Non bastava il caro-ombrellone, i prezzi salati di viaggi e vacanze aumentati del 10% rispetto a un anno fa, la corsa della benzina a funestare il Ferragosto. A settembre in agguato c’è una nuova stangata per le già tartassate tasche delle famiglie italiane.

Inflazione, caro-greggio e ritocchi tariffari, un mix che si tradurrà in maggiori spese complessive che oscilleranno tra 670-750 euro in più, secondo i calcoli dell’Intesa consumatori.

I ritocchi non risparmiano nessuna delle voci correnti, dalla banca alla scuola, dall’assicurazione auto alla benzina, dall’elettricità al metano. Agli italiani non resta che attaccarsi al telefono, ”unica voce di spesa calmierata. Chi è bravo a giostrare tra le offerte può risparmiare – dice l’Adusbef – perchè c’è concorrenza. Sono i mercati protetti invece a non conoscere ritocchi all’ingiù”. Per arginare la stangata, tuttavia, il governo sta mettendo a punto un pacchetto di misure contro gli effetti del caro-petrolio che punta a intervenire sulla bolletta elettrica e del gas.

E per il 14 settembre, intanto, le associazioni dei consumatori hanno già annunciato il quinto sciopero della spesa, con la vendita di alcuni prodotti direttamente dal produttore al consumatore.