La serie B il sabato pomeriggio ai sindaci assolutamente non piace,e promettono di ”combattere questa decisione con tutti gli strumenti a disposizione, fino a bloccare gli stadi”, come annuncia il primo cittadino di Piacenza, Roberto Reggi, responsabile del Coordinamento dei sindaci.


La sua voce e’ stata la prima a levarsi contro la decisione presa dall’assemblea della serie B, che, secondo i primi cittadini, crea problemi di ordine pubblico, perdite economiche, disagi a tante fasce di cittadini e, non ultimo, rende complicato per i tifosi seguire le loro squadre, anche in casa.


Subito si sono fatti sentire altri colleghi. Sergio Cofferati, da una Bologna doppiamente scottata dalle ultime decisioni dal governo del pallone (in serata il Cda ha messo in vendita la societa’), parla di ”decisione insensata che danneggia la citta’ e condiziona pesantemente le attivita’ degli sport minori che vengono sacrificati sull’altare del calcio e dei diritti tv”.


”Le gare gare di sabato sono improponibili”, ha rincarato la dose il sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, unito nella lotta a Cofferati nonostante il diverso credo politico. Nella citta’ etnea verra’ convocato il Comitato per la sicurezza e l’ ordine pubblico per affrontare la questione.


Cosa faranno i sindaci? Il piacentino Reggi ha gia’ deciso: ”Per quanto mi riguarda, il ”Garilli” sara’ a disposizione il sabato alle 20.30. E’ d’accordo anche il sindaco di Verona, Paolo Zanotto, mentre altri – fa sapere – sono disposti a seguire l’esempio di Piacenza e Verona”.


Da Trieste, Roberto Dipiazza ha annunciato di voler contattare il collega di Piacenza e gli altri che hanno squadre militanti in serie B. ”Bloccheremo tutti gli stadi – ha concluso – e poi vedremo cosa succedera’.