E’ morto questa notte, nella sua casa di Milano, Ambrogio Fogar. Il 64enne esploratore era paralizzato dal 1992, a causa di un incidente automobilistico avvenuto nel deserto del Turkmenistan durante il raid Parigi-Mosca-Pechino. Da quasi tredici anni era bloccato in un letto e respirava e parlava solo grazie alle macchine.


Il decesso è avvenuto poco prima delle due di notte, nell’appartamento di via Crescenzago, dove sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri e dove la salma ora riposa, custodita dai familiari.

Uomo di grande coraggio, Fogar era pronto a partire per la Cina, per sottoporsi alle cure con cellule fetali del neurochirurgo Huang Hongyun. Si era offerto come cavia dalle pagine di ‘Controvento, la mia avventura più grande’, un libro scritto assieme a Giangiacomo Schiavi, giornalista del ‘Corriere della Sera’, uscito solo due mesi fa.