‘Un coordinamento tifosi-azienda, un’unione per superare le difficoltà e vincere’. Nelle parole di Jean Todt, il senso dell’incontro avvenuto a Maranello, nello showroom della Ferrari fra i vertici della comunicazione del Cavallino Rampante e i delegati di oltre 150 club, allo scopo di gettare le basi per la nuova struttura dei club dei tifosi ufficiali della Scuderia.


In un appuntamento definito in Ferrari ‘necessario”, Antonio Ghini ha illustrato il pacchetto di proposte che l’azienda ha messo sul tavolo per regolamentare il nuovo statuto dei club al fine di realizzare una struttura centrale ufficiale denominata ‘Scuderia Ferrari Club’, ispirata al
principio di responsabilità basato sull’accettazione e il rispetto di regole comuni a tutti.
E i rappresentanti dei tifosi hanno mostrato ‘grande apprezzamento’, addirittura ‘sorpresa’, interagendo e discutendo in quasi tre ore di fattivo confronto sulla piattaforma che regolerà l’ossatura dei nuovi club.

In dettaglio la proposta si articola sulla realizzazione di una struttura con personalità giuridica presso Ferrari, con un gruppo di
rappresentanti dei club, scelti su base regionale, per contribuire alla gestione delle attività e all’applicazione delle regole. Un sodalizio ‘Scuderia Ferrari Club’ che si articolerebbe a livello territoriale in tante sezione quanti sono gli attuali club, prendendone il nome e in cui ogni socio, fornendo le proprie generalità e versando una quota associativa, riceverà tutta una serie di opportunità e servizi: dalla tessera individuale numerata, all’accesso gratuito alla Community on line You Ferrari, dalla partecipazione a giornate di test della F1 in qualità di ospite, alla possibilità di visitare l’azienda; da uno sconto sugli acquisti effettuati al Ferrari Store di Maranello e all’ingresso in Galleria – estendibile a tutti gli eventi in cui è prevista biglietteria, alla Tribuna Ferrari gratuita nelle giornate di venerdì per i GP di Imola e Monza.
E ancora ai soci, oltre all’invio di un kit maglietta-cappellino-spilla personalizzato con il nome dello Scuderia Ferrari Club di appartenenza, un
servizio che prevede l’invio tramite posta elettronica del report ufficiale F1 redatto alla conclusione di ogni gara di F1.
La quota associativa, a quanto si è appreso, è di 200 euro per un club e 40 per i singoli iscritti. Le quote finiranno in una sorta di fondo che, se ci saranno
plusvalenze, servirà per organizzare le più diverse iniziative per i club.

Gli intervenuti hanno mostrato di gradire il pacchetto di proposte della Ferrari. E il dibattito sulla questione del nome – la Ferrari proponeva Scuderia Ferrari Fan Club, suscitando però reazioni
ontrastanti – è stato risolto da Todt, che, arrivato in Showroom per un saluto personale, alla fine del proprio intervento, ha proposto l’abolizione del termine ‘fan’, arrivando alla denominazione Scuderia Ferrari Club, accettata dai convenuti per acclamazione da gli oltre 150 rappresentanti che gli hanno tributato una vera e propria ovazione.

La parola adesso passa ai i club a cui è stata data la possibilità di tornare nelle proprie sedi e confrontarsi con tutti gli iscritti, riflettendo sul contenuto del pacchetto proposto. La risposta è attesa nelle prossime settimane.
Dovrebbe chiudere definitivamente la questione nata con la proposta del nuovo regolamento che, mesi fa, aveva suscitato proteste da parte di alcuni presidenti di club.