L’intervento della Guardia di Finanza potrà contribuire a garantire più trasparenza sulla formazione dei prezzi dal campo alla tavola e sulla correttezza dell’informazione di origine in etichetta per combattere truffe e speculazioni che danneggiano imprenditori agricoli e consumatori.

È quanto afferma la Coldiretti, in riferimento ai provvedimenti adottati dal Consiglio dei ministri a sostegno del settore agricolo che prevedono anche interventi per il comparto vitivinicolo positivamente estesi in tutte le aree di crisi e l’utilizzo delle eccedenze a fini umanitari, in modo da “alleggerire il mercato”.

L’apprezzabile intensificazione dell’attività ispettiva per combattere situazioni di illegalità, deve essere accompagnata – sottolinea la Coldiretti – dall’immediata operatività delle norme per l’etichettatura di origine del pomodoro trasformato per evitare che le 150 mila tonnellate di concentrato cinese importate ogni anno in Italia vengano spacciate come Made in Italy. Bisogna incentivare – aggiunge la Coldiretti – una coordinata attività di controlli che coinvolga tutte le autorità dalle Dogane all’Ispettorato repressione frodi, dagli Enti locali sul territorio alle forze di Polizia. Un’azione indispensabile per verificare i 3,5 miliardi di chilogrammi di ortofrutta provenienti durante l’anno dall’estero e fare in modo che non vengano venduti come italiani, in quanto nei banchi di vendita – conclude la Coldiretti – raramente le etichette riportano l’informazione obbligatoria per legge sulla provenienza e l’origine.