Si aggrava la posizione di Gino Bartoli, il pregiudicato 55enne reggiano che, fingendosi architetto, avrebbe truffato numerosi italiani in Costa Azzurra, sostenendo di essere stato derubato e chiedendo soldi con le false generalità di un altro reggiano all’oscuro di tutto.

L’uomo già dall’estate 2004 agiva nelle aree di servizio delle autostrade francesi ‘A7’ e ‘A9’, facendo leva sulla solidarietà dei connazionali in vacanza. Bartoli, già indagato per truffa aggravata, sostituzione di persona, appropriazione indebita, falso e uso di falsi documenti d’identità, falsa attestazione a pubblico ufficiale e ricettazione, rischia ora pesanti aumenti di pena per la recidiva e la continuazione del reato.

L’uomo, residente a Cadelbosco Sopra, e arrestato dalla Gendarmeria francese, era già ricercato in Italia per una rapina compiuta in un supermercato di Carpi. La truffa era emersa grazie alla denuncia di un uomo di San Martino in Rio, a cui lo sconosciuto aveva chiesto in Francia soldi in prestito. Parma, Ancona, Modena, San Marino, Firenze e Forlì erano le province di provenienza delle vittime.