“L’ordinanza di sospensione del TAR del Lazio va rispettata come tutte le decisioni della magistratura, ma noi non siano d’accordo e se e quando sarà necessario faremo ricorso al Consiglio di Stato”. Il Sindaco di Modena Giorgio Pighi commenta in poche battute il pronunciamento del Tar del Lazio che ha sospeso l’effetto delle ordinanze dei Sindaci che vietavano lo svolgimento delle partite di serie B il sabato pomeriggio.

“Attendiamo il pronunciamento di merito, ma se, come suppongo, il Tar del Lazio ha sollevato dubbi sulla competenza dei Sindaci in materia di orari di svolgimento delle partite e di altri avvenimenti -prosegue Pighi- sono due le considerazioni possibili: la prima è che non siano d’accordo, in quanto esistono precise disposizioni in merito a chi tocchi decidere del funzionamento delle città, compresi tempi ed orari; la seconda è forse ancora più interessante e cioè se non sono i Sindaci, allora chi si assume la responsabilità delle decisioni?” “Al di là delle questioni di metodo, infatti, i problemi di merito rimangono tutti sul tappeto. La sentenza del Tar del Lazio -sottolinea Pighi- potrà anche sospendere le nostre ordinanze, ma certo non annulla i mercati, il calendario scolastico, l’utilizzo dei parcheggi, la viabilità, l’attività delle parrocchie e dello sport di base, insomma non può annullare la vita delle città. Se non sono i Sindaci, allora il Governo ci deve spiegare chi si assume la responsabilità di far funzionare tutto questo e se il calcio può avere la prevalenza su tutti gli altri interessi coinvolti”. “Io credo che debba prevalere la ragionevolezza -conclude il Sindaco di Modena- ed in ogni caso decideremo l’atteggiamento da tenere nel prosieguo di questa vicenda insieme agli altri Sindaci.”