Gli italiani amano sempre di piu’ integratori alimentari, medicine alternative, prodotti biologici. Spesso si informano su prodotti e terapie di cui hanno sentito parlare, un po’ per effettivo interesse, un po’ per provare altre cose rispetto alla medicina tradizionale. Una cosa e’ certa, in queste tecniche e prodotti dimostrano sempre piu’ fiducia e soddisfazione, come confermano sei esperti su dieci.

Ma quanto ne sanno veramente? Di fatto per 7 esperti su 10 il livello di conoscenza deve ancora migliorare, c’e’ insomma ancora un po’ di confusione, anche perche’ spesso si basano su quello che vedono in Tv e sui consigli di amici e parenti.


Dati confermati da un test:
se molti dimostrano ormai di avere le idee chiare, non mancano errori e strafalcioni. Per il 31% degli intervistati l’omeopatia (utilizzata abitualmente da oltre l’8% della popolazione) e’ un metodo di cura che utilizza la telepatia, mentre i fiori di Bach, la base della floriterapia, altro non sono che fiori usati per le tisane dal famoso musicista Johann Sebastian Bach (37%). Il 32% del campione, poi, pensa che la ‘pappa reale’ sia ”un afrodisiaco naturale, creato per il Re Sole”, e l’Aloe Vera, per alcuni intervistati, e’ un ammorbidente usato in detersivi e creme di bellezza.

I dati fanno parte di uno studio promosso dall’ Osservatorio Federsalus (Federazione Italiana che riunisce le aziende produttrici di prodotti salutistici) e realizzato attraverso 90 interviste ad esperti (medici, nutrizionisti e farmacisti) e 250 test su italiani (60% donne e 40% uomini, in base a chi si avvicina in media a medicine alternative, ai prodotti bio e all’utilizzo degli integratori). Lo studio – presentato a Bologna nell’ambito del salone Sana – e’ stato condotto per verificare il grado di conoscenza di prodotti, tecniche e terapie ormai entrate nell’uso comune e di cui i media parlano con grande frequenza.


”Ci troviamo di fronte ad uno scenario estremamente rilevante – sottolinea Renato Minasi, Presidente di Federsalus – 10 milioni e 600 mila persone acquistano prodotti e servizi dedicati al wellness. E’ boom per integratori alimentari, che hanno raggiunto un valore del fatturato globale di circa 860 milioni di euro (con oltre 80 mln di confezioni vendute), con un incremento che nel solo giugno ha fatto registrare +17% sul giugno 2004 (dati Ac Nielsen). Cresce il ricorso a medicine alternative, con un altissimo grado di soddisfazione e fiducia sull’efficacia. Chiaramente si tratta di un fenomeno relativamente nuovo, che richiede tempo per essere assimilato, normale quindi che ci siano ancora errori da parte del pubblico”.


Gli italiani, quando si rivolgono a medici e farmacisti, sempre piu’ spesso chiedono informazioni su prodotti, terapie alternative e integratori. A dirlo e’ il 47% degli esperti, cui si aggiunge il 21% che dice che piu’ di una volta e’ capitato.

Ma quali sono i motivi che spingono sempre piu’ italiani a rivolgersi alla medicina alternativa e utilizzare prodotti naturali o integratori? In molti casi, dice il 58% degli addetti ai lavori, si tratta di un effettivo interesse e convinzione della loro utilita’. Per il 46% si tratta in molti casi di curiosita’, ma anche la sempre maggior ricerca del benessere che fa si’ che ci si rivolga a tutto cio’ che il mercato offre (37%), cui si aggiunge una sorta di sfiducia nei confronti della medicina tradizionale (34%). Quando pero’ si parla di nuove tecniche, come e’ accaduto per lo shiatsu, spesso ad influire contribuisce la moda del momento (29%). In generale, poi, che tipo di atteggiamento hanno gli italiani nei confronti di medicine alternative, integratori, prodotti naturali? Al primo posto sicuramente c’e’ un atteggiamento entusiastico (63%), di speranza, che finalmente possano essere risolti piccoli e grandi problemi che magari li affliggono da anni (55%) e di grande fiducia (49%).

Nessuno scetticismo o sospetto? Si’, dice il 38%, ma riguarda una parte molto esigua di persone, cosi’ come sono in pochi ad averne ‘paura’ (come sostiene il 32%). Secondo il 47% degli esperti pero’ serve ancora piu’ informazione. Il 23% lo conferma dicendo che ancora c’e’ chi ne sa poco, e che c’e’ chi si affida al sentito dire. Solo il 12% e’ convinto che ci sia fin troppa informazione.


Ma la convinzione degli esperti che gli italiani siano ancora un po’ confusi su medicine alternative, prodotti naturali, integratori e cosi’ via, e’ fondata o si tratta di esagerazione? Il mercato italiano, parlando ad esempio di integratori, assorbe il 9% dei 16 miliardi di euro del mercato europeo, contro il 20-22 di Francia, Inghilterra e Germania, ”segnale che ancora deve essere fatta un’attivita’ di informazione su questa tipologia di prodotti, il loro utilizzo e i vantaggi che comportano, anche se i dati mostrano che in alcuni settori si puo’ gia’ parlare di mercato maturo”, sottolinea il presidente di Federsalus.


Dalle risposte date da 250 italiani al test con tre possibilita’ di risposta (con una sola risposta esatta), in parte vengono confermati i dubbi espressi dagli esperti. A partire dal significato di ‘medicine alternative’: se il 47% ha risposto correttamente ”le teorie e le pratiche mediche che si allontanano in misura piu’ o meno grande dalla medicina ufficiale”, c’e’ chi ha detto che sono ”solo le pratiche mediche orientali” (21%) o tutte ”le pratiche mediche che non vengono riconosciute in Italia” (32%), ignorando che molte di queste sono praticate in strutture pubbliche. L’ 11% crede poi che i ‘cibi bio’ siano quelli ”creati dalla bioingegneria, modificati in laboratorio”. E per quanto riguarda gli integratori alimentari? Sei su dieci (59%) sanno che sono prodotti per ottimizzare gli apporti nutrizionali e migliorare le funzioni fisiologiche dell’organismo, ma c’e’ anche chi li confonde con ‘prodotti alimentari fatti con farine integrali’.