La Cia-Confederazione italiana agricoltori ha aderito al quinto sciopero della spesa programmato per il prossimo 14 settembre dall’Intesa Consumatori. Si tratta di un’adesione convinta ad un’iniziativa tesa a contrastare i molti rincari che hanno penalizzato non solo i cittadini, ma anche gli imprenditori agricoli che sui campi hanno continuato a vendere a prezzi stracciati i prodotti della terra che al consumo sono invece lievitati anche di venti volte.

La Cia condivide le motivazioni che quest’anno sono alla base della manifestazione del 14: i forti aumenti che si sono registrati nel settore dell’energia. Rincari -ha affermato il presidente della Confederazione Giuseppe Politi nella lettera d’adesione all’iniziativa- che hanno provocato notevoli problemi agli agricoltori. I persistenti e vertiginosi incrementi dei prezzi del gasolio utilizzato per i lavori nelle aziende agricole hanno, infatti, provocato pesanti contraccolpi.

“I produttori agricoli, al pari dei consumatori, hanno subito -ha aggiunto Politi- le negative conseguenze dei rincari nel campo energetico. Aumenti che si sono contrapposti alla costante diminuzione dei prezzi dei prodotti agricoli praticati nei campi e ciò ha provocato una netta flessione dei redditi dei produttori agricoli”.

Gli incrementi maggiori dei carburanti agricoli -segnala la Cia- si sono avuti soprattutto negli ultimi due mesi in cui si è avuto un rialzo dei prezzi che ha toccato il 15 per cento. Non solo. A causa di un inverno alquanto rigido, il ricorso al gasolio per macchine trattici, per serre (ortaggi, fiori, piante), attrezzature aziendali e stalle, è cresciuto notevolmente e ciò ha determinato un vistoso aumento dei costi per i produttori. Insomma, negli ultimi sei mesi il prezzo sostenuto dagli agricoltori per acquistare gasolio è cresciuto di oltre il 35 per cento.

A tal proposito la Cia ha ribadito che, per ridurre il costo energetico, all’agricoltura vada riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta (una sorta di “bonus fiscale” come quello praticato per gli autotrasportatori) sulla base dei consumi di carburante. Infine, per la confederazione, è indispensabile sviluppare nuove fonti di energia alternative al petrolio.