Anche quest’anno, con grande tempismo, è stato firmato l’accordo interprofessionale per il kiwi da parte del Comitato di prodotto dell’Organismo interprofessionale ortofrutticolo. A rilevarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori.


Obiettivo principale, come gli scorsi anni, è -sottolinea la Cia- il miglioramento della qualità del prodotto attraverso regole e standard minimi che la filiera si è impegnata a rispettare. I parametri minimi di maturità saranno di 6,2 gradi brix alla raccolta e di 11 al consumo, mentre la data di raccolta partirà non prima del 10 ottobre prossimo. Ai punti vendita, inoltre, non potranno essere venduti frutti di calibro inferiore ai 65 grammi.

L’accordo, già inviato per conoscenza al ministero delle Politiche agricole e forestali, avrà, secondo la Cia, maggiore impatto rispetto al passato se verrà previsto dalle autorità competenti un sistema di controlli che aumenterà la sua efficacia.

La situazione produttiva per l’anno in corso (430 mila tonnellate circa) sembra avere rese leggermente inferiori al 2004, ma il comparto, più in generale, è destinato -conclude la Cia- a divenire eccedentario negli anni futuri per l’aumento delle capacità produttive di alcuni paesi europei (Francia, Grecia e Spagna). Sarà, quindi, sempre più necessario per l’Italia saper governare il settore anche attraverso accordi interprofessionali.