Se per l’Italia si annuncia una vendemmia di grande qualità, forse la migliore degli ultimi dieci anni, per l’intera Unione europea si prevede un ribasso in termini quantitativi e situazioni diversificate per quanto concerne l’aspetto qualitativo.

Infatti, le piogge insistenti fino ad alluvionali del Nord Europa e la siccità della penisola iberica fanno prevedere per la vendemmia in corso quantitativi di vino in netto calo rispetto alla più normale vendemmia del 2004. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori sulla base delle valutazioni espresse dal Copa-Cogeca, i comitati delle associazioni agricole e cooperative europee.

A fronte di oltre 194 milioni di ettolitri dell’anno scorso, per quest’anno i 25 paesi dell’Unione europea -evidenzia la Cia- produrranno 173 milioni di ettolitri con cali consistenti in Spagna, Francia, Italia e Slovacchia, piccole riduzioni nella repubblica Ceca, Germania, Austria e Portogallo e sostanziale conferma delle produzioni passate in Grecia, Cipro, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Slovenia e Regno Unito.

Una diminuzione generale dell’11 per cento che -afferma la Cia- corrisponde a circa 20 milioni di ettolitri che hanno fatto entrare in crisi il settore nella scorsa campagna.

Quanto alla qualità -conclude la Cia- si avranno situazioni diverse sia per paese che all’interno degli stessi, legate ad una diminuzione delle gradazioni alcoliche naturali nel Nord e ad un aumento delle stesse nel Sud.