Per sostenere la candidatura di Modena a ‘capitale mondiale del Biologico’ nel 2008 e ospitare per quella data il ‘Congresso internazionale del movimento mondiale dell’agricoltura biologica’, una delegazione modenese è partita per l’Australia e si trova precisamente ad Adelaide dove si svolge il congresso Ifoam a conclusione del quale, il 27 settembre, si deciderà sulla sede.

Le candidature in lizza sono due: oltre a Modena c’è Gyeonggi, la provincia di Seoul capitale della Corea del Sud.

Della delegazione modenese fanno parte l’assessore provinciale all’Agricoltura e alimentazione Graziano Poggioli e il presidente della Camera di commercio Alberto Mantovani.

La candidatura di Modena promossa dalla Provincia e da Aiab Emilia Romagna era stata ufficializzata all’inizio dell’anno a Norimberga, in Germania, nell’ambito di Biofach, la principale fiera del Biologico. Nel frattempo ha raccolto molte adesioni fra cui anche quella dell’assessorato regionale all’Agricoltura. “Si tratta di una grande opportunità per promuovere in tutto il mondo il nostro territorio – commenta l’assessore provinciale Graziano Poggioli – ma soprattutto le nostre produzioni tipiche e biologiche di qualità. Un’occasione per Modena, per tutta la regione e per l’Italia”.

Il Congresso internazionale dell’Ifoam (Federazione internazionale dei movimenti dell’agricoltura biologica) si svolge ogni tre anni. L’edizione 2008 a Modena porterebbe in provincia circa 4.000 persone da tutto il mondo, in rappresentanza di 800 organizzazioni di produttori bio, di certificazione, di promozione e sviluppo, di ricerca e commercio. Il Congresso non è mai stato ospitato dall’Italia, nonostante il nostro paese sia uno dei leader mondiali del biologico, con 50 mila operatori e un milione e 200 mila ettari di coltivazioni biologiche certificate, più degli interi Stati Uniti d’America.

La provincia di Modena è uno dei territori a più vasta e duratura tradizione biologica del paese. Include 11 mila ettari di coltivazioni biologiche e conta 620 aziende biologiche certificate (in Emilia Romagna sono 4.770) che contribuiscono a produrre alcune delle specialità gastronomiche modenesi con marchio Dop e Igp, conosciute in tutto il mondo: dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto, dalle pere alle ciliegie, fino all’aceto balsamico e al Lambrusco.