Un anno fa tentarono di truffare un anziano invalido di 84 anni spacciandosi per impiegate della Usl. Ma vennero arrestate da una volante del 113 praticamente in flagranza e arrestate per rapina aggravata perche’ spintonarono la vittima che aveva tentato di reagire.
Ora le due donne, domiciliate nel campo-nomadi di San Lazzaro di Savena (Bologna), gia’ note alle forze dell’ordine anche per reati specifici, sono state condannate dal gup Gabriella Castore. In particolare, Anna Torre, 55 anni, e’ stata condannata a due anni con il patteggiamento, mentre l’altra, Rosetta De Barre, 47 anni, a due anni e quattro mesi con il rito abbreviato, dopo che il pm Lorenzo Gestri aveva chiesto una condanna di poco superiore, due anni e mezzo. La difesa ha chiesto inutilmente la derubricazione dell’accusa in furto, ma il giudice ha accolto il capo di imputazione formulato dall’accusa.
L’aggressione avvenne nel pomeriggio del 27 settembre 2004 in un condominio di via Vezza, alla periferia del capoluogo emiliano. Le due donne, spacciandosi per addette dell’Asl incaricate di eseguire una disinfestazione urgente per motivi di igiene, penetrarono in casa dell’anziano che convinsero a spogliarsi. Mentre una delle truffatrici rimase in cucina con la vittima, l’altra comincio’ a rovistare nelle stanze rovesciando cassetti e spostando mobili. E quando il pensionato tento’ di fermarle lo spintonarono con violenza facendolo cadere su una poltrona. Le due poi lasciarono l’appartamento portando via 440 euro e un anello in oro e brillanti, ma vennero bloccate dagli agenti del 113, allertati da un condomino, nell’atrio del palazzo.

