Per l’agriturismo italiano è stata una stagione ‘nera’. Neanche il mese di settembre, che ha fatto sempre registrare un andamento positivo, è riuscito a ribaltare l’andamento negativo che ha toccato le sue punte massime in luglio. Anzi, anche il mese appena trascorso è stato alquanto deludente. A ribadirlo sono la Cia-Confederazione italiana agricoltori e Turismo Verde che confermano le difficoltà del settore, oggi in grande affanno.


D’altra parte -ricordano Cia e Turismo Verde- il forte calo della presenza degli ospiti negli agriturismi nella stagione estiva appena terminata è ulteriormente confermato dalle statistiche presentate dall’Enit nel “XVI Rapporto sul turismo italiano”. Dati che evidenziano una più generale crisi del turismo che, questa volta, fa segnare un meno 10.9 per cento delle presenze anche negli agriturismi.

Nel ribadire che i dati del Rapporto Enit erano stati anticipati nelle scorse settimane da un’indagine di Turismo Verde, la Cia sottolinea la necessità di un rilancio del settore agrituristico a partire dalla soluzione dei gravi problemi che attanagliano l’agricoltura italiana.

Insomma, per rilanciare il settore Cia e Turismo Verde ritengono urgente l’approvazione da parte del Senato della legge di riforma dell’agriturismo, nel testo già licenziato dalla Camera, per indicare a tutte le Regioni la via di una nuova stagione legislativa che consenta un’effettiva ripresa del settore.

A tale proposito, Cia e Turismo Verde ribadiscono l’esigenza di promuovere il territorio, individuando negli agriturismi i nuovi agenti del suo sviluppo che, insieme all’ospitalità, ai prodotti agricoli, alle ricette della cucina tradizionale, sappiano proporre ai loro ospiti un’offerta diversificata che renda la campagna, le aree rurali e le loro ricchezze sempre più attrattive per i cittadini e gli ospiti italiani e stranieri.