Luca Bonacini, modenese di 39 anni e titolare del Caffè dell’Orologio, racconta la nascita dell’associazione ‘Shaken, not stirred’ (‘Agitato, non mescolato’) che riunisce oltre 30 ‘Bond Bar’ sparsi in tutt’Italia e all’estero.

”Tutto è cominciato una sera davanti ad un Martini quando, circa un anno fa, è entrato nel mio caffè a Modena un giovane avvocato, che mi ha proposto di replicare alcune iniziative eno-gastronomiche, in omaggio a personaggi come Napoleone, Hamingway e Sherlock Holmes, anche per James Bond”.

Tra i 30 ‘Bond bar’ italiani associati alla ‘Shaken, not stirred’, compaiono alcuni locali storici come l’Hotel Danieli e il Caffè Florian di Venezia, il bar dell’Hotel De Russie a Roma, il Cristallo di Cortina, fino a Palazzo Sasso a Ravello.

A breve il menù sarà aggiornato con una nuova versione, completa di traduzione in inglese vittoriano curata da un lord di Buckingham Palace, che comprende anche la lista dei liquori, delle acque minerali, dei gin, dei vermut, delle marmellate e dei dolci cari alla spia britannica. A condire il tutto alcune esposizioni degli oggetti da collezione, raccolti e messi a disposizione dall’entourage di appassionati che orbitano attorno all’associazione.

La ‘Bond-mania’ innescata dai due modenesi non si è fermata all’Italia. Nel circuito, sono entrati a far parte anche i bar di alcuni prestigiosi hotel europei, tra cui il ‘Marbella golf club’ di Malaga che si trova a pochi passi dalla villa di Connery, il ‘Gran Bretagna’ di Atene e l’Europa’ di San Pietroburgo.

‘Mai dire mai ad un Martini dry’ è il titolo ancora provvisorio del volume, distribuito da Rizzoli, che funge anche da guida con tanto di indirizzi e recapiti dei locali, e che sarà presentato a inizio novembre a Modena, negli spazi dell’ex manifattura tabacchi, con una degustazione di sigari e cocktail alla 007.

(Fonte: Adnkronos)