Tra Bologna e provincia, il primo gennaio di quest’anno, risiedevano 223.064 persone con più di 65 anni; di queste, 64.198 avevano più di 80 anni. Il 40% degli over 75 viveva solo. Sono i presupposti che hanno portato ad avviare ad aprile, nel capoluogo emiliano e a Ferrara ( 88.422 persone con più di 65 anni), il progetto ‘e-Care’, una delle prime esperienze italiane di teleassistenza e telesoccorso.

Il progetto mira a far restare il più possibile l’anziano nella sua casa, riducendo il numero dei ricoveri, evitando un ricorso improprio ai servizi di emergenza e posticipando il bisogno di essere ricoverato in strutture protette.

La sperimentazione è nata dall’iniziativa della società Cup 2000, istituzioni locali, Regione Emilia-Romagna, e con la collaborazione del mondo del volontariato e dei sindacati.
Da aprile ad ottobre sono stati assisiti 624 anziani: 130 oltre i 75 anni, 491 anziani oltre gli 85 per il progetto caldo estivo, 3 in telemedicina e home care.

Gli assistiti, in contatto con il Call center ‘e-Care’ attivo 24 su 24 hanno potuto contare su assistenza, telesoccorso, informazioni sui servizi sanitari, assistenza domiciliare per cardiopatici, strumentazione medica in videocomunicazione e interventi di emergenza sanitaria.