Sarà visitabile fino a domani, alla chiesa di San Paolo, l’installazione ‘Una poetica del tatto‘ dell’artista americano Dennis Hoppenheim. La mostra è inserita nel programma delle manifestazioni modenesi per la ‘Giornata internazionale del contemporaneo’ che si svolge oggi.


La personale di Oppenheim, inaugurata il 16 settembre e che ha avuto finora un’ottima affluenza di pubblico con quasi duemila presenze, propone due grandi sculture realizzate nel 2004, alcune video performance e una sequenza fotografica realizzate nei primi anni ’70.
Le due sculture, “Meccanismo che illumina ai piedi dei piedi” e “Oggetto allargato per illuminare tra le dita dei piedi”, sono opere visionarie e fuori scala, dotate di una forte carica ironica, com’è nello stile dell’artista.
Nelle video performance la dimensione tattile viene sperimentata in situazioni diverse, ma sempre riferite al corpo, che rivelano quanto la visione di Oppenheim sia legata all’aspetto somatico.
Completa la mostra una sequenza fotografica realizzata nel 1970 alla Jones Beach di New York, quando l’artista è rimasto steso a torso nudo sulla spiaggia sotto il sole per cinque ore, con un trattato ottocentesco di artiglieria a cavallo aperto sul petto.