“Le quantità di prodotti confezionati venduti nel secondo e nel terzo bimestre del 2005 nella grande distribuzione organizzata mostrano che si è interrotto il movimento discendente che era stato registrato per tutto il 2004”. Lo annuncia l’assessore regionale al Commercio Guido Pasi, commentando i dati sul secondo e terzo bimestre del 2005 prodotti dall’Osservatorio regionale dei prezzi e delle tariffe in collaborazione con REF (Società ricerche per l’Economia e la Finanza).


“Anche se si è ancora lontani da una condizione di ripresa – aggiunge l’Assessore – il dato è il migliore di tutti quelli precedenti. Le quantità di beni di largo consumo venduti nei supermercati e ipermercati della nostra regione nel periodo marzo-giugno 2005 mostrano, rispetto al corrispondente periodo del 2004, un incremento seppur molto contenuto, dello 0,3%; se poi si considerano i nuovi insediamenti di supermercati e ipermercati si raggiunge un dato pari al 4%”.

Nello stesso periodo, l’aumento dei volumi venduti ha avuto un riflesso molto ridotto sui fatturati della grande distribuzione. E ciò perché il costo della spesa, che aveva cominciato a calare nella seconda metà del 2004, ha continuato a diminuire. Il calo raggiunge quasi il 2%.

Le cause della diminuzione del costo della spesa sono molteplici. Fra queste particolare rilievo assume il fatto che le famiglie sono obbligate a pilotare la propria spesa verso il basso, muovendosi fra le promozioni e spostandosi verso beni a prezzo più contenuto”.

“Se rivolgiamo l’attenzione a quello che è avvenuto nelle singole Province, che sono state oggetto di analisi del nostro Osservatorio”, continua l’Assessore Pasi, “rileviamo innanzitutto che vi è un tratto comune a tutte: è calato ovunque il costo della spesa e per la prima volta la contrazione ha riguardato tutti i reparti dei beni confezionati.

A Modena e a Ferrara, dove il costo era già diminuito nel corso del 2004, la discesa si è accentuata nel 3° bimestre (a Modena -3,8% e -2,5% a Ferrara).

Più graduale e omogenea la diminuzione del costo della spesa a Parma (che tuttavia ha registrato un -2,2% nel 3° bimestre 2005). Sostenuto è stato il calo anche a Bologna -3,1 e -2,1 nel 2° e nel 3° bimestre 2005.

Le rimanenti Province vedono il costo calare dell’1% circa”.