E’ organizzato da Cgil, Cisl e Uil di Vignola il convegno ‘Regolarità, sicurezza e qualità del lavoro. Appalti e cooperative‘ che si tiene domani pomeriggio, giovedì 20 ottobre, presso la sala del Consiglio comunale di Spilamberto
con la partecipazione degli amministratori locali, rappresentanti dell’Azienda Usl, i direttori dell’Inail e della Direzione provinciale del lavoro, rappresentanti delle associazioni economiche.


I lavori iniziano alle ore 14 con l’introduzione del responsabile della Cicl di Vignola, Emore Manzini, la comunicazione di Arcangelo Migliore, medico del lavoro dell’Ausl di Vignola, e il saluto del sindaco di
Spilamberto Francesco Lamandini.
Sono previsti poi gli interventi di Eufranio Massi direttore della Direzione Provinciale del Lavoro di Modena, Giuseppe D’Antonio direttore
dell’Inail di Modena, Pier Paolo Montorsi responsabile sindacale Lapam Settore Autotrasporti, Luigi Manfredi coordinatore Settore Trasporti Movimentazione Merci Lega Coop Modena, e il presidente della Provincia di
Modena Emilio Sabattini. A seguire il dibattito e le conclusioni di Donato Pivanti segretario generale Cgil Modena.

Il convegno intende affrontare il tema del lavoro di qualità, regolare e sicuro, come condizione per le nostre imprese per vincere la sfida competitiva sui mercati.
A questo proposito i Sindacati denunciano come anche a Modena il mercato del lavoro si stia deteriorando per il proliferare di aziende e cooperative irregolari che forniscono manodopera alle imprese utilizzatrici attraverso contratti d’appalto illeciti, oppure con la semplice intermediazione di manodopera senza averne l’autorizzazione ministeriale.

I Sindacati stimano la presenza sul territorio provinciale di oltre 40 cooperative irregolari concentrate prevalentemente nel settore
logistica-facchinaggio che impiegano circa 5.000 addetti, soprattutto stranieri ed immigrati. Cooperative che operano senza capacità
organizzativa autonoma, senza mezzi propri e rischio d’impresa, limitandosi a somministrare lavoratori a costi decisamente inferiori (per mancata applicazione dei contratti nazionali e forte elusione fiscale) o addirittura lavoratori in nero.

Cgil, Cisl e Uil nel richiedere agli enti preposti di intensificare vigilanza e repressione, chiedono al tempo stesso alle aziende appaltanti scelte
orientate alla qualità e non alla riduzione dei costi, affidandosi ad imprese o cooperative che offrono logistica integrata, garanzia di vero know how.
Alle istituzioni locali chiedono politiche di sviluppo territoriale volte a sostenere quelle imprese che applicano contratti e condizioni di sicurezza,
e rivolgono gli investimenti verso innovazione e formazione.
A tutela di questi lavoratori, i Sindacati si impegnano a rivendicare nella contrattazione aziendale trattamenti comuni che unificano l’insieme dei lavoratori in relazione a salario, orario, condizioni di lavoro e contribuzione.