Chi non vuole lavorare, si adatti a mendicare come stanno facendo tanti politici ormai oberati di ozio e di mancanza di idee. Il clima di intimidazione politica in atto da tempo vuol fare la sua prima vittima eccellente , come si usa dire in termini politici, Tiziana Risola, appena immolata sull’altare della direzione della Lega Nord della provincia di Modena.


Se guardiamo a fondo, Lei ci regala un segnale, ultimo impeto di rabbia e di moto , di furiosa rabbia contro chi sperpera incautamente i nostri/vostri denari con la sua idea cosmica del mondo che dovrebbe essere rappresentato da valori trasparenti e civili forse realisticamente oggi scavalcati e dimenticati.



Nell’essenza stessa dei pensieri della Tiziana Risola, riportati piu’ volte all’attenzione del pubblico , si manifesta e a volte si esagera il fatalismo del divenire della cultura, che secondo ella sancisce e definisce la sopravvivenza di ogni popolo.



Si puo’ pensare quello che si vuole , ma non si puo’ dire quello che si vuole: il tentativo di diffamare è l’arma prediletta del nostro popolo dei buoi , accattivati dalle troppe ore trascorse a riposare e/o dormire nei luoghi piu’ disparati, è l’estrema condanna della educazione-morale, il vettore principale delle buone maniere.



La forza d’urto del pensiero di una donna appartenente da sempre al mondo del lavoro e del volontariato, irrompe devastante come un attentato terroristico fra le fronde anche dei suoi stessi alleati , gli appassionati di una certa cultura liberale interpretativa dei mali sociali delle metropoli moderne.



Quello che ha colpito è la paura, che si legge dalle dichiarazioni recentemente rilasciate alla stampa , di comunicare il bilancio comunale ai terzi, ossia tutti coloro che, intrattenendo relazioni economiche-finanziarie con il Comune, i cittadini, i quali hanno la necessita’ di giudicarne i risultati e la gestione, non avendo accesso al sistema informativo del Comune.



L’apprezzamento non puo’ che essere soggettivo ma , nella sua relativita’, deve essere fondato su un sistema articolato ed attendibile di informazioni.



Le analisi di bilancio possono essere diverse , per obiettivi, strumenti e livello di approfondimento, ma hanno tutte, in ogni caso, funzione strumentale per l’apprezzamento e/o non: fornire indicatori che consentano all’analista di esprimere un giudizio sulle condizioni storiche e , in alcuni casi prospettiche, di svolgimento della gestione e di conseguimento dei risultati.



Pensare che a Sassuolo il servizio pubblico, il patrimonio finanziario , è in mano a poche persone che usano questa risorsa come arma politica , è veramente sgradevole, qualcosa da cui dobbiamo liberarci, e la mancata risposta alle nostre domande in riferimento alle spese sostenute è un mesto segnale del funerale della democrazia a cui assistiamo fin dal momento in cui Sassuolo è gestito dal centro-sinistra.



La miseria che ci è stata rappresentata dall’Amministrazione è fittizia , i soldi ci sono ma girano nel sommerso. Una osservazione che da una parte cerca di minimizzare gli effetti della recessione economica, stagnazione, ecc. chiamatela come volete, in atto nell’economia italiana, dall’altra accusa l’amministrazione di non controllare la spesa pubblica e nello stesso tempo di lasciare briglia sciolta al sommerso. Un Comune cosi’ conciato non ha un futuro ne economico che politico. E come se l’economia cattiva , che si riunisce a Sassuolo nelle botteghe oscure , cacciasse quella sana degli onesti cittadini.



La Risola ha dunque ragione a temere un Sassuolo impantanato ad una crisi irreversibile e molto grave perche’ appesantita da misure economiche attuate nel clima elettorale del prossimo anno che distolge la realta’ dei fatti.



La propaganda è l’effetto perverso di illudere il popolo che la borsa della spesa si stia per riempire di nuovo di euro e che il paese è sempre in festa ma se mentre alcuni anni fa con poco si viveva , ora con niente si muore.



La sconfitta umiliante della realta’ sociale che ci sta soccombendo è un segnale che deve farci riflettere e meditare: la crisi sociale incombe quotidianamente e per fermarla ci vuole un Comune che abbia l’assenso della volonta’ popolare , cosa che l’attuale maggioranza non ha piu’ a conti fatti sui risultati di malcontento generale , e deve assolutamente intervenire sui conti pubblici per impiegare risorse all’emergenza sociale.



L’amministrazione comunale è come se ci desse delle carte per giocare a briscola e pretende che giochiamo a poker.



Parole non fanno fatti: indagini di opinione ci dicono che i cittadini sono sfiduciati, ossia non hanno piu’ fiducia nell’attuale amministrazione perche’ non c’è mai stata una inversione di rotta e un pronto e tempestivo intervento ai problemi sociali-economici di Sassuolo.



I danni procurati dal centro-sinistra sono ancora forse riparabili sempre che si possa giungere in tempo con una nuova amministrazione.



Le parole della Tiziana servono il suo vero padrone di ieri , oggi e domani, il cittadino, e cercano di sconfiggere le ingiustizie e mancanze quotidiane tanto che ritrova se stessa proprio al momento culminante della sua esistenza terrena e le parole gocciolano l’intensita’ del sogno politico , l’avvicinarsi della liberta’- giustizia , il grande obiettivo della natura umana.



Un gruppo di cittadini di Sassuolo



Lettere al direttore