La conferenza dei sindaci dell’Associazione dei Comuni del Distretto Ceramico ha deciso l’adesione alla bozza di accordo provinciale sugli interventi per il contenimento dell’inquinamento atmosferico per il periodo che arriva al 31 marzo 2006.

Il sindaco di Fiorano, Claudio Pistoni, presidente dell’associazione, sottolinea come l’adesione sia indispensabile in questa fase, ma non potrà risultare risolutiva del problema, che deve essere affrontato a livello nazionale con politiche mirate e strutturali e, a livello locale, deve essere affiancato da interventi strutturali a livello urbanistico, di riorganizzazione della mobilità, di incentivazione del trasporto pubblico, di innovazione produttiva e di riorganizzazione logistica delle imprese, ecc. Infatti già la prossima settimana i sindaci si riuniscono per affrontare i temi dell’Emas di distretto e le emissioni in atmosfera, dando vita a un apposito gruppo di lavoro.
La complessità del tema è confermata dalla necessità di intervenire su più fronti (le emissioni industriali, il traffico, il riscaldamento domestico), avendo presente le conseguenze che i provvedimenti hanno sulla popolazione. Ad esempio il blocco dei veicoli “pre Euro” può mettere in difficoltà chi deve usare l’automobile per raggiungere il posto di lavoro e non ha le risorse per cambiare l’automezzo.

Aderendo all’accordo provinciale, i comuni di Fiorano, Formigine, Maranello e Sassuolo si impegnano a limitare la circolazione privata nelle aree urbane dei veicoli ad accensione comandata e ad accensione spontanea pre-Euro nonché dei ciclomotori e dei motocicli a due tempi pre-Euro dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30, anche se provvisti di bollino blu. Dal 7 gennaio 2006 e fino al 31 marzosi estende la limitazione della circolazione privata nelle aree urbane dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 18.30 dei veicoli ad accensione comandata e ad accensione spontanea pre- Euro dei veicoli, ad accensione spontanea Euro 1 (autovetture diesel conformi alla direttiva 91/441, veicoli commerciali leggeri conformi alla direttiva 93/59), nonché dei ciclomotori e dei motocicli a due tempi pre-Euro , anche se provvisti di bollino blu.
Sempre dal 7 gennaio, viene introdotto il blocco della circolazione il giovedì dalle 08.30 alle 18.30, qualora il valore di PM10, calcolato per ciascun agglomerato del capoluogo di provincia della Regione Emilia-Romagna , risulti superiore al valore di 50 g/m3 per tre giorni consecutivi, sabato, domenica, lunedì, e le previsioni sulle concentrazioni di PM10, effettuate dal Servizio Idro-meteo di ARPA nella giornata di martedì, facciano prevedere concentrazioni dell’inquinante superiori a 50 g/m3 anche per il giovedì successivo.

Considerate inoltre le peculiarità delle cause dell’inquinamento dell’aria da PM10 nel distretto ceramico (eccettuata una percentuale del 10% derivante dai camini privati, la metà derivano da emissioni industriali e l’altra metà da traffico) gli enti territorialmente interessati si impegnano a individuare specifici provvedimenti utili a limitare l’apporto di polveri PM10 da tutte le fonti primarie di emissione: programmare almeno 5 domeniche ecologiche, esercitare i controlli sull’obbligo del Bollino Blu, razionalizzare e snellire i flussi di traffico, dotare le proprie flotte di messi a metano, gpl o elettrici, aumentare l’4estensione delle zone ZTL e pedonali, aumentare le piste ciclabili e i percorsi protetti, in particolare quelli di collegamento con le scuole, prevedere (anche attraverso la nomina dei mobility manager) per i propri dipendenti piani relativi agli spostamenti casa-lavoro, vietare l’utilizzo negli impianti termici dell’olio combustibile, adottare il metano negli impianti pubblici, inserire negli appalti la condizione di utilizzo di mezzi Euro 3, sostenere anche con incentivi la riconversione del parco autoveicolare privato e la sostituzione di caldaie private con modelli a maggiore efficienza, incentivare il telelavoro, obbligare allo spegnimento dei motori durante le soste, promuovere servizi di trasporto dedicati alle zone industriali anche con il concorso delle aziende pubbliche di trasporto, ricercare accordi volontari con le imprese per contenere le emissioni a livelli ulteriormente inferiori a quelli previsti dalla legge.