“Il governo taglia i fondi alla cooperazione allo sviluppo: 250 milioni di euro in meno con la Finanziaria 2006 dopo che già nel 2005 erano stati tolti cento milioni, 22 dei quali alle organizzazioni non governative. E’ giusta la loro protesta di questi giorni”. E’ la denuncia del presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini lanciata in occasione del convegno “Immigrazione, cooperazione allo sviluppo e reciprocità”.

Al convegno ha partecipato anche Gianni Ghisi, vice direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri, e diversi rappresentanti della comunità ghanese di Modena. Nel corso del convegno, infatti, è stato presentato il video dedicato all’esperienza di Ghanacoop fondata per realizzare attività di cooperazione allo sviluppo nel paese africano: in un villaggio a 90 chilometri dalla capitale Accra un’azienda agricola finanziata dalla cooperativa produce ananas e frutti esotici di alta qualità certificati “Transfair” per il commercio equo solidale e gli utili dell’iniziativa sono investiti nella costruzione di una scuola.

“Proprio questo progetto, come le tante altre esperienze illustrate nel convegno, dimostra l’importanza di favorire le nuove forme di sviluppo integrato delle comunità locali nel nord e nel sud del mondo” aggiunge Sabattini sottolineando che con i nuovi tagli alle risorse destinate alla cooperazione “l’Italia passa da una quota dello 0,15 per cento rispetto al Pil, già inferiore alla media europea dello 0,36 per cento, a un misero 0,12 per cento”.

Il presidente Sabattini ha ricordato che la Provincia di Modena invece è impegnata da tempo e in modo crescente nel campo della cooperazione internazionale: sono oltre cento i progetti finanziati in otto anni, con contributi per 850 mila euro che hanno permesso di realizzare investimenti per oltre sette milioni in tanti paesi tra i più poveri del mondo. E al bando del 2005 sono stati presentati altri 40 progetti. La commissione tecnica che dovrà assegnare i 150 mila euro di finanziamenti si riunirà nei prossimi giorni. Si va dalla realizzazione di strutture sanitarie all’attività di formazione per giovani e per donne, dalla diffusione di agricoltura biologica alla costruzione di acquedotti e scuole; non mancano interventi medici e assistenziali, così come attività per lo sviluppo economico. Le risorse saranno assegnate a più progetti e non potranno superare la metà dell’investimento: il finanziamento massimo è di 15 mila euro a iniziativa che può raddoppiare se sono coinvolte diverse associazioni. “Sono previste garanzie e controlli sulla realizzazione dei progetti – ha affermato Sabattini – per evitare sprechi e per verificare il mantenimento degli impegni”.