Sei ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere e tre agli arresti domiciliari, sono state eseguite dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Modena, che hanno scoperto una presunta associazione a delinquere dedita all’evasione dell’Iva sugli scambi intracomunitari. L’operazione ha portato anche a quattro denunce, alla scoperta di nove società fittizie e diverse società utilizzatrici implicate, prevalentemente del Modenese.

Le Fiamme Gialle hanno portato alla luce un’evasione dell’Iva per 6 milioni di euro e un imponibile delle fatture fittizie emesse per 32 milioni di euro. Il sistema era basato su società fantasma usate nella fase di importazione di materiale, soprattutto legname, da paesi dell’Est europeo.
L’Iva che gravava sulle importazioni veniva sistematicamente evasa, per cifre molto elevate, dalle società ‘cartiere’, esistenti cioè solo sulla carta ma senza un’effettiva attività imprenditoriale, che fingevano di rivendere la merce ad altre società compiacenti, queste ultime realmente esistenti, ad un prezzo inferiore a quello di acquisto.