Oltre 300 stand con oltre 200 realtà indies, 50 media partner del settore, 60 festival per emergenti, oltre 250 artisti e band presenti e poi incontri , dibatti, convegni e premiazioni. Sono questi i numeri della nona edizione del Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti) la più grande rassegna di musica indipendente del nostro paese, che si svolgerà a Faenza il 26 e 27 novembre con anteprime il 24 e 25.


“Si tratta di un’iniziativa che sosteniamo da tempo – ha affermato l’assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi – e che continueremo a sostenere (quest’anno il contributo è stato di 35 mila euro)”. “Questa Regione – ha aggiunto Ronchi – dal punto di vista culturale va verso delle novità sostanziali sia dal punto di vista programmatico che del ruolo da giocare a livello nazionale”. Ronchi ha infatti sottolineato che la Regione è impegnata a far capire che la cultura è un pezzo del settore produttivo nazionale. Una cultura a 360 gradi, che include il pop, il rock e il jazz, vocaboli che appariranno per la prima volta anche all’interno del piano triennale dello spettacolo (in via di approvazione).
“Allargheremo quindi queste occasioni – ha concluso – nei limiti del nostro bilancio, affinché questa musica abbia un riconoscimento a livello regionale”.
L’assessore ha infine segnalato tra le iniziative il premio internazionale a Demetrio Straots, personaggio di grande cultura che ha influenzato anche la musica internazionale, purtroppo oggi dimenticato. “Per non disperdere la sua esperienza – ha annunciato – la Regione ha in programma la realizzazione di un documentario sulla vita dell’artista, attualmente in fase di progettazione, in collaborazione con la Film Commission del Piemonte”.

“Il Meeting delle etichette indipendenti – ha sottolineato l’organizzatore dell’iniziativa Giordano Sangiorgi – traccia la fotografia della nuova scena musicale indipendente ed emergente italiana, sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista dei temi da approfondire”.
Di fronte alla globalizzazione del mercato musicale, in cui la musica italiana appare economicamente poco interessante per le grandi Major musicali, secondo Sangiorgi è necessario promuovere iniziative di questo tipo per non disperdere l’identità culturale e per far conoscere le nuove produzioni di musica popolare contemporanea.

Nei due giorni del festival verranno realizzate dal direttore artistico Gian Marco Mazzi delle audizioni per i musicisti emergenti presso il teatro di Faenza.
Infine verrà inciso un cd con 50 brani dei musicisti presenti al Mei che si potrà ascoltare sul portale iTunes.