Piatti al sapore di tartufo senza il tartufo: alcuni dei composti organici volatili del costoso tubero, che danno vita al famoso odore che lo caratterizza, potrebbero essere prodotti anche da alcuni microrganismi (lieviti) presenti nello stesso habitat.

E’ questo il risultato dello studio condotto da due team di ricerca dell’Università di Perugia – che ne dà notizia in un comunicato – e di quella di Modena e Reggio Emilia.
Una conseguenza di questi risultati, pubblicati sull’ultimo numero della rivista tedesca Archives of Microbiology, potrebbe essere, quindi, la possibilità di riprodurre (almeno in parte) in laboratorio il caratteristico aroma del fungo senza il tartufo stesso.
Proprio su questo aspetto si è concentrato il lavoro dei ricercatori delle due università che sono riusciti ad isolare alcuni tra i principali microrganismi ‘responsabili’ del profumo del tartufo.