Nella prossima campagna olivicola l’Italia produrrà meno olio di oliva rispetto alla campagna 2004/05. I volumi di produzione stimati si attesteranno sulle 689.000 tonnellate con un decremento del 13,5% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge dall’indagine effettuata da Unaprol su un campione di oltre 6.000 aziende sparse sull’intero territorio nazionale.

Il calo stimato è dovuto principalmente all’alternanza produttiva. La produzione è in diminuzione nel Centro-Nord per Liguria (-36,4%), Toscana (-27%), Lazio (-30%),Umbria, Marche ed Emilia Romagna (-46,6%), Abruzzo (-21%); nel Mezzogiorno per Calabria (-19%), Puglia (-10,6%) e Sardegna (-34,5%). Le due zone regionali che hanno registrato una tendenza positiva sono la Sicilia (+12%) e le zone del Triveneto e della Lombardia (+8,8%).

Il quadro nazionale vede riconfermare Puglia e Calabria quali principali aree di produzione di olio d’oliva. In particolare la Puglia si attesta su una quota del 37%, mentre la Calabria si attesta al 33%. La Sicilia segna un 43,6%, mentre la Puglia rappresenta circa un quarto della produzione.