All’Associazione dei comuni per il Raddoppio delle linea ferroviaria Bologna-Verona, i nuovi orari previsti non piacciono. Per l’associazione, che ha
visto la bozza presentata dalla Regione Emilia-Romagna ai comitati degli Utenti, le scelte fatte sono ‘discutibili’.

Da un lato viene trascurato
il servizio per i pendolari, mentre vengono reinserite coppie di treni a lunga percorrenza ‘sottovalutando la pericolosità data dal fatto che tantissimi treni non sono adeguati ai sistemi di sicurezza già installati sulla tratta e che la nostra direttrice rappresenta comunque una tratta già super-affollata di corse e caratterizzata da condizioni di visibilità fra le più critiche, dovute in particolare alla nebbia’.

‘A poco più di 10 mesi dalla immane tragedia ferroviaria di Crevalcore – scrive il presidente Mauro Bosi – avendo messo in funzione soli 9 km di raddoppio in più di allora (da Tavernelle a Persiceto), avendo sì dotato anche la vecchia linea di dispositivi Scmt sistema di controllo marcia treno (ma non tutti i treni che transitano sono in grado
di supportare tali dispositivi), ci si appresta a reinserire coppie di treni a lunga percorrenza Eurostar e Intercity lungo la direttrice’.
‘Di pari passo non si potenzia il servizio per i pendolari’. Una ‘penalizzazione dura e non giustificabile, che conferma il ruolo sempre
più di ‘cenerentola’ della direttrice verso Verona’.

L’Assocazione ha
intenzione di chiedere le motivazioni, nelle opportune sedi pubbliche, di tali scelte. ‘E’ augurabile che il buon senso, e un minimo rispetto per i nostri territori, faccia correggere scelte davvero incredibili, che si protrarrebbero per tutto l’anno prossimo. Di fronte poi all’impossibilità
temporale di introdurre nuove corse sin da dicembre, sarebbe almeno doveroso riservare alcune tracce per poter almeno fare degli inserimenti nel corso di validità dell’orario’.