Sabato 17 dicembre il PalaPanini di Modena, risuonerà delle coinvolgenti ed apprezzate interpretazioni di alcuni dei più noti brani che fanno parte del ricco repertorio della musica nera americana, un repertorio che spazia dal gospel più tradizionale al ‘contemporary gospel’, abbracciando il soul ed il funky.

Sul palco di questo tempio cittadino dello sport salirà, infatti, il Gruppo ‘The Joyful Gospel Ensemble’, un complesso livornese che ha avuto il privilegio di cantare a fianco dei più grandi artisti del gospel, fra cui Cheril Porter, Nehemiah H. Brown e Joyce Yullie, e che da tempo effetua concerti e serate musicali di solidarietà a favore di enti ed associazioni che operano in campo umanitario, sociale e della ricerca scientifica.

La loro presenza a Modena, accanto al Coro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, è per sottolineare la loro partecipazione ad un’iniziativa benefica promossa dall’Ateneo emiliano che, per quella data, ha organizzato un ‘Concerto di Natale‘ a pagamento (ingresso 10 euro), il cui ricavato sarà devoluto a sostegno dell’Associazione Onlus PXE Italia, impegnata dal 1998 ad incentivare la ricerca su una rara malattia genetica caratterizzata dalla progressiva mineralizzazione delle fibre elastiche e da alterazioni connettivali in tutti i distretti dell’organismo, che clinicamente si manifesta con disturbi a carico degli occhi, portando frequentemente alla cecità, del sistema cardio-circolatorio e della pelle.

La serata, realizzata col patrocinio del Comune di Modena, che ha messo a disposizione gratuitamente la sede del PalaPanini, e di un buon numero di sponsor privati che hanno acquistato biglietti da distribuire in omaggio ai propri dipendenti, prevede a partire dalle ore 21,00 l’esecuzione di un vario e ricco repertorio di 23 brani, 16 affidati al The Joyful Gospel Ensemble e 7 cantati dal Coro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che aprirà il concerto con l’esecuzione del tradizionale ‘Gaudeamus Igitur’, inno internazionale degli universitari. Poi, sarà un susseguirsi incessante di famose interpretazioni fino ad arrivare al finale di ‘Oh happy day’ di Edwin Hawkins.