Da settembre ad oggi, vale a dire nei primi tre mesi di vita dell’Agenzia per la Casa del Comune di Modena, 67 proprietari hanno contattato il personale dell’Ufficio casa intenzionati ad allocare un alloggio tramite il Comune. Sono 15 gli alloggi assegnati fino ad ora, per altri 28 le pratiche di assegnazione dovrebbero concludersi entro breve tempo.

Lo scarto tra gli appartamenti inizialmente messi a disposizione e quelli infine assegnati è dovuto principalmente a rinunce da parte di proprietari che avevano già avviato procedure di vendita e di allocazione (24). La tipologia degli alloggi offerti riguarda soprattutto appartamenti di superficie media, con riscaldamento autonomo, spese condominiali contenute, alcuni totalmente o parzialmente arredati, con canoni oscillanti tra i 410 e 520 euro. Sul fronte della domanda, sono stati 300 i contatti iniziali e 115 le domande presentate, di cui 89 quelle ritenute valide: per presentare richiesta occorre essere lavoratori dipendenti o anziani per i quali l’affitto incida almeno per il 30 per cento sul reddito. La maggioranza dei richiedenti è costituita da nuclei familiari con minori che intendono migliorare la loro condizione abitativa; le altre priorità, ma in misura molto minore, riguardano famiglie composte da anziani e famiglie con sfratto.

“A presentare domanda non sono persone in condizioni di emergenza – spiega l’assessore alle Politiche sociali, per la casa e l’Integrazione, Francesca Maletti – che vengono, piuttosto, indirizzate all’edilizia residenziale pubblica. Il fatto che la categoria prevalente tra i richiedenti sia costituita da famiglie con uno o due redditi e almeno due figli, dimostra che il problema casa si sta aggravando per un fascia sempre più ampia di popolazione a causa dell’aumentato costo della vita e per gli alti prezzi del mercato cittadino degli affitti. Il dato, soprattutto – conclude l’assessore – conferma che occorre rafforzare la rete dei servizi di supporto alla famiglia”.