La crisi che sta investendo il servizio giustizia ed il personale giudiziario nella regione Emilia Romagna, come nel resto del paese, è stata resa nota da tempo agli organi di informazione, alle istituzioni ed autorità locali, ai parlamentari, alle associazioni dei magistrati, agli ordini forensi e ai cittadini.

La Fp Emilia Romagna, come già avvenuto in precedenza con l’assemblea regionale del 6 maggio 2005 e con la partecipazione all’iniziativa sindacale unitaria dei “presidi per la giustizia” svoltasi il 01 luglio 2005, intende proseguire l’impegno nella campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui gravi problemi che investono il personale amministrativo giudiziario e che sono strettamente connessi con i temi relativi alla funzionalità, all’efficienza e trasparenza del servizio giustizia.

La situazione descritta nei precedenti comunicati, ed illustrata anche attraverso la nota delle Segreterie Fp-Cgil, Fps-Uil Pa-Unsa Sag dell’Emilia Romagna del 29 giugno 2005, consegnata ai Prefetti delle province della regione, non vede allo stato attuale prospettive di soluzione, ma tende ad aggravarsi per le seguenti ulteriori ragioni:
-nessun progresso nella questione delle riqualificazioni professionali. La linea impostata dalla delegazione di parte pubblica , guidata dal Sottosegretario Vitali, ha impedito una soluzione incardinata nei parametri della contrattazione collettiva ed è sfociata nella presentazione di un testo di legge che viola le norme che disciplinano il rapporto di lavoro nel pubblico impiego e riduce pesantemente la platea dei soggetti interessati all’avanzamento professionale;
-i tagli sui capitoli di spesa per l’informatica e per il funzionamento degli uffici hanno comportato la drastica riduzione delle utenze di interoperabilità (8.000 su scala nazionale). Inoltre, è, di fatto impedita la sostituzione di qualsiasi elemento hardware che malauguratamente subisca una rottura, ovvero il rifornimento di qualsiasi materiale di cancelleria (carta, timbri, cartelle per fascicoli ecc.) le scorte del quale siano esaurite;
-la carenza degli organici è proiettata al superamento del tetto del 20%, poiché sono prossimi nuovi pensionamenti e la proposta di legge finanziaria 2006 conferma il blocco delle assunzioni, con pesanti conseguenze sui carichi di lavoro e sull’offerta dei servizi all’utenza.
-Il precariato aumenta e rende precario il lavoro nell’efficacia del servizio pubblico impedendo la trasmissione delle conoscenze fra generazioni e deprimendo il valore delle esperienze e della professionalità.
La situazione è ferma, non si offrono sbocchi e si mortificano le aspettative del personale prospettandosi soluzioni unilaterali e sottraendo materie al confronto contrattuale.

La politica del Ministro Castelli e della maggioranza che sostiene l’attuale governo rivela l’incapacità di affrontare i nodi reali dell’organizzazione giudiziaria e intanto approva provvedimenti legislativi che ne aggravano ulteriormente la funzionalità.
Pertanto questa O.S. ha programmato una iniziativa regionale dei lavoratori giudiziari, in continuità con la campagna lanciata dalla Fp Cgil nazionale “Tu tagli, io lotto”, che prevede i seguenti appuntamenti:
-assemblee dei lavoratori di alcuni significativi uffici giudiziari del distretto aperte alla partecipazione dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Magistrati, del Consigli dell’Ordine Forense, degli enti locali, delle associazioni di utenti dei servizi giudiziari e dei parlamentari che si terranno secondo il seguente calendario:
Rimini, mercoledì 14 dicembre, dalle 11.30 alle 14.00; Ferrara, giovedì 15, dalle 11.30 alle 14.00; Parma, venerdì 16 dalle 12.30 alle 14.00; Bologna, lunedì 19 dicembre, dalle 11.00 alle 14.00; Modena, mercoledì 21 dicembre, dalle 11.00 alle 14.00.