Questa mattina gli automobilisti bolognesi hanno incontrato un vigile speciale che ha regalato loro un tulipano e li ha invitati a rispettare le regole in strada per garantire, in particolare agli anziani, maggiore sicurezza. Il vigile speciale e’ Vito che ha voluto testimoniare il suo impegno per un’impresa civile.

Con lui, sotto le due Torri, c’erano l’assessore provinciale Graziano Prantoni, una rappresentanza della Polizia Municipale guidata da Giovanni Finarelli, Bruno Pizzica e Giorgio Volta, rispettivamente segretari dei sindacati pensionati Cgil e Cisl. L’iniziativa e’ parte della campagna ”Quando guidi rispetta l’anziano che sarai” che e’ partita nei giorni scorsi a Bologna e nei Comuni della provincia.


L’insicurezza delle strade colpisce in modo particolare gli anziani che, non casualmente, vengono considerati tra i ‘soggetti deboli’ piu’ a rischio. Nel 2004, nella provincia di Bologna, mentre camminavano in strada, sono stati uccisi, a causa di quelli che impropriamente definiamo ‘incidenti’, 7 persone che avevano piu’ di 60 anni e 175 sono state ferite. Gli anziani non si muovono agilmente nel traffico, spesso fanno fatica a vedere e a udire bene. Non si rendono conto della capacita’ di accelerazione di un’automobile o di una moto, ne’ sono in grado di ‘scattare’ per evitare i pericoli, o di attraversare la strada velocemente. Stanchi di attendere che la strada si liberi dai mezzi in movimento sono a volte portati a ‘forzare’ imprudentemente l’attraversamento.


La campagna vuole porre l’attenzione, in particolare, sul diritto alla precedenza sulle strisce pedonali che, troppo spesso, viene ignorato da chi guida auto o scooter a differenza degli altri paesi europei dove il rispetto della norma e’ una certezza. Nello stesso tempo vuole far riflettere su quanto incida la velocita’ sulle conseguenze di un ‘incidente’. E’ dimostrato che al crescere della velocita’ corrisponde un aumento esponenziale del rischio di morte: se a 30 km/h il pedone generalmente rischia al 15% di perdere la vita, gia’ a 40 km/h il pericolo di morte raddoppia. A 50 km/h diventa il 60%.


Oltre si hanno solo casi mortali. Gli anziani non potranno mai adattarsi al traffico. Ripensare la mobilita’ anche con i loro occhi e bisogni e’ estremamente importante anche alla luce delle dinamiche demografiche di Bologna dove gia’ oggi rappresentano una fetta significativa della popolazione e tra quindici anni saranno 250.000, 90.000 dei quali ultraottantenni.


La campagna e’ promossa da Provincia e Comune di Bologna insieme ad altri venti Comuni, Fnap-Cna, sindacati pensionati Cgil-Cisl-Uil, Osservatorio per l’Educazione Stradale e la Sicurezza/Regione Emilia-Romagna, Prefettura, Centro Antartide, Azienda Usl, Ascom Bologna Universita’ Primo Levi, Arci, Unione Italiana Ciechi, Legambiente, centri sociali per anziani, Conad, Coop Adriatica e a tanti altri.